Prova nazionale Invalsi A.T. La Tecnica della Scuola, 21.10.2011 Il Miur, con apposita nota del 20 ottobre, ha trasmesso la direttiva n. 87 del 3/10/2011 che stabilisce, per l’a.s. 2011/2012, i criteri per la predisposizione da parte dell’Invalsi dei testi della prova scritta a carattere nazionale nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Nell’ambito dell’esame di scuola media, la prova scritta a carattere nazionale, che nella sessione ordinaria è fissata, con riferimento all’anno scolastico in corso, per il 18 giugno 2012, “è volta a verificare le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti in italiano e matematica, avendo riguardo agli obiettivi generali e specifici di apprendimento previsti dalle Indicazioni per il curricolo al termine del primo ciclo di istruzione”.
Nella direttiva ministeriale si precisa che, a parte la valutazione
in sede di esame, “la prova consente all’Invalsi di effettuare la
periodica rilevazione nazionale dei livelli degli apprendimenti di
base degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di I
grado”. La nota prot. 6920 dello scorso 20 ottobre evidenzia che “si richiamano integralmente le istruzioni impartite con la C.M. n. 49 del 20 maggio 2010 e con la C.M. n. 46 del 26 maggio 2011, che devono, pertanto, intendersi confermate anche per il corrente anno scolastico”. La nota, però, precisa che il “Ministero procederà, in sede di revisione del regolamento di valutazione degli studenti ad una revisione complessiva dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione”. L’obiettivo è quello di ridurre il numero di prove sostenute dagli alunni: in realtà da più parti si sollecita proprio l’eliminazione dei test Invalsi dalla prova dell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. E a tal proposito la Flc Cgil, già dallo scorso mese di giugno, ha lanciato un appello avviando un’apposita “raccolta di firme” finalizzato alla modifica del regolamento sulla valutazione in quanto, in sede di esame, “la prova nazionale si riverbera in modo incongruo e disequilibrante sulla valutazione finale degli alunni”. |