i dati del miur

Cala il numero di bocciati
nelle scuole superiori

I non ammessi sono passati dal 15% del 2010 al 13,2 del 2011

 La Stampa, 10.10.2011

Cala il numero dei bocciati nelle scuole superiori. è quanto emerge dai dati pubblicati sul sito internet del ministero dell'Istruzione. I dati del Miur sugli esiti degli scrutini dicono che i non ammessi sono passati dal 15% dell'anno scolastico 2009-2010 al 13,2% del2010-2011.

Riguardo poi agli esami di maturità, gli ammessi sono passati dal 94,1% dell'anno scolastico 2009-2010 al94,7% dello scorso anno scolastico, viceversa sono diminuiti i non ammessi che dal 5,9% sono passati al 5,3%. Per quanto riguarda la scuola media,i respinti (tra non ammessi e bocciati all'esame) sono passati dal 3,8% del2007-08 al 5,1% del 2009-10, per poi arretrare al 4,5% nell'ultimo anno scolastico.

''Dal trend dei dati - evidenzia Tuttoscuola che all'argomento ha dedicato uno speciale - sembrerebbe che nel primo biennio successivo alla riforma Gelmini sulla valutazione ci sia stato un effetto negativo sugli esiti finali. Nel terzo anno - il 2010/11 - le scuole sembrano avere assimilato le nuove più rigide regole, utilizzandole come leva per ottenere maggiore impegno degli studenti e un conseguente livello migliore degli esiti di apprendimento. Nelle classi intermedie della scuola secondaria di I grado il tasso di ammissione alla classe successiva è stato tra il 96% e il 96,6% prima della riforma Gelmini della valutazione con voto in decimi; il tasso è sceso di quasi un punto in percentuale nell'ultimo triennio. Quanto alle superiori, nel 2006/07non veniva ammesso alla maturità il 3,9% degli studenti dell'ultimo anno delle superiori, nel 2010/11 la percentuale dei non ammessi è salita al 5,3%. Tra gli ammessi all'esame si è ridotta la percentuale dei bocciati dopo le prove scritte e orali, scesa dal 2,9% all'1%''.

«Nella riforma delle scuole italiane è previsto che da quest’anno, per le cattedre a tempo determinato nei Conservatori e negli Istituti pareggiati di Musica, non si facesse più una unica graduatoria nazionale, ma ogni singolo conservatorio indicesse il proprio bando a seconda delle cattedre scoperte - denuncia Alfonso Liguori - Il Ministero detta le linee guida ed ogni istituto gestisce poi in proprio. Al conservatorio Cesare Pollini è stato indetto un bando per la cattedra di “Tecniche di consapevolezza ed espressione corporea”, praticamente la vecchia Arte Scenica, cioè la vecchia classe in cui si insegna agli allievi di Canto a stare in scena e a far pratica della dizione italiana. Orbene, dei tanti bandi su questa cattedra (da Trieste a Taranto), questo di Padova è l’unico che impone la seguente caratteristica: “Il candidato dovrà comprovare di essere esperto nelle Tecniche di Espressione e Consapevolezza Corporea secondo il Metodo Susanne Martinet, con riferimento alla conoscenza e pratica della Ritmica Dalcroze unitamente all’esperienza nella formazione di operatori delle arti performative (musica,danza, teatro) e del recupero di soggetti diversamente abili”. Andando a curiosare in internet si trova che Susanne Martinet (www.lamusicadelcorpo.it), è una svizzera francese con una sua rispettabile storia. I suoi allievi hanno fondato una scuola. Dove? A Padova, con un corso quinquennale organizzato dal Conservatorio Pollini. Cosa resta quindi da pensare, che il posto è già assegnato a qualcuno di Padova? A qualcuno della scuola?».