DIRITTO di CRONACA
Un bando su misura
Flavia Amabile La Stampa,
10.10.2011
Quando è apparso il bando
per la cattedra «Tecniche di consapevolezza ed
espressione corporea» al conservatorio Pollini di Padova gli
eventuali aspiranti si sono fatti alcune domande. Per partecipare al
concorso pubblico e sperare di insegnare nel prestigioso
conservatorio si richiede la conoscenza del «metodo Susanne Martinet».
Nulla di strano, se non fosse che la signora Susanne Martinet figura
tra i partecipanti al concorso pubblico.
«Nella riforma delle scuole italiane
è previsto che da quest’anno, per le cattedre a tempo
determinato nei Conservatori e negli Istituti pareggiati di Musica,
non si facesse più una unica graduatoria nazionale, ma ogni singolo
conservatorio indicesse il proprio bando a seconda delle cattedre
scoperte - denuncia Alfonso Liguori - Il Ministero detta le linee
guida ed ogni istituto gestisce poi in proprio. Al conservatorio
Cesare Pollini è stato indetto un bando per la cattedra di “Tecniche
di consapevolezza ed espressione corporea”, praticamente la vecchia
Arte Scenica, cioè la vecchia classe in cui si insegna agli allievi
di Canto a stare in scena e a far pratica della dizione italiana.
Orbene, dei tanti bandi su questa cattedra (da Trieste a Taranto),
questo di Padova è l’unico che impone la seguente caratteristica:
“Il candidato dovrà comprovare di essere esperto nelle Tecniche di
Espressione e Consapevolezza Corporea secondo il Metodo Susanne
Martinet, con riferimento alla conoscenza e pratica della Ritmica
Dalcroze unitamente all’esperienza nella formazione di operatori
delle arti performative (musica,danza, teatro) e del recupero di
soggetti diversamente abili”. Andando a curiosare in internet si
trova che Susanne Martinet (www.lamusicadelcorpo.it), è una svizzera
francese con una sua rispettabile storia. I suoi allievi hanno
fondato una scuola. Dove? A Padova, con un corso quinquennale
organizzato dal Conservatorio Pollini. Cosa resta quindi da pensare,
che il posto è già assegnato a qualcuno di Padova? A qualcuno della
scuola?».
Il Mattino di Padova ha bussato al
conservatorio a caccia di spiegazioni E ha scoperto che la
vincitrice del bando sarà la stessa Susanne Martinet, colei che dà
il nome al “metodo” richiesto. «Da anni nel nostro conservatorio è
attivo questo corso - dice Maria Nevilla Massaro, direttore -
abbiamo sempre affidato direttamente l’incarico a Susanne Martinet,
poi con la riforma Brunetta è subentrato l’obbligo di indire un
bando pubblico. Così abbiamo inserito tra le competenze il suo
particolare metodo».
Dunque si vuole assumere la Martinet e si
inserisce il suo metodo per essere sicuri di poterlo fare. Non è
proprio quello che si definisce una procedura corretta ma questo è.
Non è nemmeno una procedura del tutto sicura. «Ci possono essere
altri che hanno ricevuto il suo diploma. Non mi sembra ci sia nulla
per cui scandalizzarsi: è come se io cercassi un pianista jazz e
protestasse uno che pianista jazz non è».
E se si sottolinea che la competenza richiesta
coincide con il nome di una partecipante al concorso la
direttrice replica. «Sono titoli artistici, a noi servono
necessariamente queste competenze. E comunque non si tratta di una
docente interna. È un contratto esterno. E poi Susanne Martinet
potrebbe sempre pensare di ritirarsi».
Qualche giorno dopo è stato corretto il
bando invece. Evidentemente qualche motivo per scandalizzarsi c'era.
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