Insegnanti, il tirocinio può attendere

di Francesca Barbieri Il Sole 24 Ore, 31.10.2011

Il Miur ha calcolato 13mila posti. Le università ne vorrebbero il doppio. In mezzo al balletto di cifre, il destino di una generazione di aspiranti insegnanti. Bloccati dal 2008 dopo la chiusura delle Ssis, scuole di specializzazione all'insegnamento secondario, gli occhi sono ora puntati sul debutto dei «tirocini formativi attivi» (Tfa), pensati per garantire l'abilitazione (ma non l'immissione in ruolo) a chi vuole salire in cattedra nelle aule di scuola media e superiore. Debutto che - previsto originariamente a inizio anno accademico - avverrà di sicuro non prima di gennaio.

Di durata annuale, i Tfa sono indispensabili per chi è arrivato al termine del percorso quinquennale, laurea triennale più magistrale orientata all'insegnamento. Istituiti preso una o più facoltà di riferimento, richiedono la stipula di una convenzione con una scuola accreditata a livello regionale, dove gli studenti andranno a "fare pratica" sotto la supervisione di un tutor.

Una "specializzazione" che va a riempire il vuoto lasciato dalle Ssis e interessa non solo i neolaureati ma anche i tanti precari non abilitati o intenzionati a conseguire nuove abilitazioni (si veda l'articolo sotto). Il progetto però è ancora sulla carta visto che il dicastero guidato da Mariastella Gelmini tarda a dare il via libera agli atenei per l'organizzazione dei tirocini a numero programmato, assegnando a ciascuno una quota dei posti disponibili.

In base ai calcoli del Miur ogni anno saranno messi a concorso 12.500 posti per tutte le scuole di ogni ordine e grado, mentre l'altra metà delle cattedre verrà assegnata ai docenti abilitati già inseriti nelle graduatorie permanenti a esaurimento. Il blocco dei posti banditi dovrebbe essere potenziato del 47%, tenendo conto delle esigenze delle scuole paritarie, portando la quota per i nuovi Tfa complessivamente a circa 18mila. Ma nell'immediato, cioè per il 2011-12, i posti per i Tfa sono stati calcolati in 13.285. Le università, d'altro canto, hanno comunicato al Miur una capacità di offerta formativa per l'attuazione dei tirocini di 26mila posti, più o meno il doppio dell'ultimo ciclo di Ssis.

Ora la palla è passata definitivamente nel campo del ministero che dovrà stabilire il numero definitivo di posti. Il tempo stringe, visto che la costruzione dei nuovi Tfa non è operazione da poco, a partire dalla selezione: i candidati devono affrontare un test preliminare a risposte chiuse (di contenuto identico in tutta Italia per tipologia di percorso), una prova scritta e un colloquio orale. Gli ammessi dovranno poi seguire corsi e periodi di "stage" distribuiti lungo un anno con la pratica in classe per almeno 475 ore.