Concorso per presidi. 'Un pasticcio'

 da RaiNews, 6.10.2011

Senza tregua. Il tanto atteso concorso per reclutare nuovi presidi - 2.386 posti per oltre 42.000 candidati - continua a navigare in acque agitate.

Su circa 5 mila domande predisposte dal ministero, il dicastero stesso, a distanza di poco meno di una settimana dalla prova per le pre-selezioni (e' in calendario per il 12 ottobre) ne ha individuate come "errate" e quindi ritirate ben mille (i quesiti sbagliati sono stati pubblicati la scorsa notte sul sito del Miur). Quanto basta per rinfocolare le polemiche. I sindacati parlano di "pasticcio" e di mancanza di rispetto per i candidati, il ministero si difende replicando che la revisione dei quiz e' stata fatta proprio a tutela dei concorrenti.

Tutto e' cominciato i primi di settembre quando viale Trastevere ha messo in rete una batteria di oltre 5 mila test annunciando che la prova si sarebbe svolta sorteggiando 100 domande tra quelle predisposte. Non tutto è andato liscio però. Alcune domande riportavano errori e il ministero ha deciso di escluderle dalla batteria dei test. Oggi la quantificazione delle domande "espunte". "Si scopre - ha commentato il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna - che i quiz esclusi dal sorteggio non sono un numero trascurabile.

A questo punto, per chi studia da mesi, c'è un aggravio ulteriore, un inutile appesantimento che rischia di essere più mnemonico che di preparazione. C'è da chiedersi, che cosa succederebbe se un insegnante nel predisporre le domande per i propri studenti ne sbagliasse il 20%?". Rincara la dose la Flc-Cgil. "Il ministero, dopo aver cercato di minimizzare sugli errori - osserva il segretario generale, Mimmo Pantaleo - ha finalmente pubblicato il dettaglio delle domande eliminate: 975 su 5663, più del 17%.

Poiché non c'è stata trasparenza, chiediamo al ministero di conoscere i criteri in base ai quali sono stati individuati gli esperti incaricati di predisporre le 5663 domande, i costi di tale operazione, se è stata verificata l'eventuale incompatibilità di tali esperti con l'incarico a essi affidato, se, per gli errori commessi, è stata prevista a loro carico una penalità economica". Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola, invoca "più rispetto per i candidati". Le condizioni nelle quali i docenti candidati andranno a sostenere la preselezione "non depongono bene per un sereno svolgimento del concorso, con il rischio concreto che si apra un nuovo contenzioso" avverte il sindacalista.

Viale Trastevere respinge le accuse. Intanto - precisa - le domande sono state predisposte da una commissione esterna la cui composizione è consultabile su Internet, e poi - sostiene - "la revisione è stata fatta proprio a tutela dei candidati". "La pubblicazione dei quesiti in anticipo rispetto alla prova consente non solo di dare trasparenza al concorso, ma anche e soprattutto - conclude il ministero - di rendere impossibile ogni fuga di notizie prima dell'estrazione delle 100 domande che avverrà nella mattina del 12 ottobre".

Una soluzione, a parere del Pd, ci sarebbe: "rinviare la prova preselettiva del concorso per presidi ed eliminare i quesiti ideologici" suggerisce la responsabile scuola Francesca Puglisi, secondo la quale questo ennesimo incidente di percorso "certifica il collasso della struttura del ministero governato da Mariastella Gelmini".