Universitā.

Precari ricerca a Profumo:
troppi bandi illegali.

  da DireGiovani.it, 25.11.2011

(DIRE) Roma, 25 nov. - Molti atenei violano la riforma Gelmini dell'universitā pubblicando bandi per ricercatori a tempo indeterminato "con profili di illegittimitā". L'accusa la lancia l'Apri, associazione dei precari della ricerca, da sempre attiva (senza smentite) nello stanare magagne in materia di concorsi.

L'Apri ha pubblicato una lettera aperta inviata al neo ministro Francesco Profumo facendo riferimento solo a uno degli ultimi bandi pubblicati. C'č in ballo un posto da ricercatore a tempo determinato al dipartimento di Ingegneria chimica materiali e ambiente della Sapienza. Ma il bando di selezione, secondo l'Apri, č illegittimo ai "sensi della legge 240/10", ovvero la legge di riforma Gelmini. I ricercatori hanno giā scritto al capo dipartimento dell'ateneo indicando alcune delle irregolaritā: la selezione č "per titoli e colloquio", ma la legge, spiega l'Apri, non prevede colloqui, piuttosto una discussione pubblica dei titoli, la Sapienza chiede agli aspiranti di dimostrare la conoscenza di almeno due lingue ma la legge ne prevede una.

"Sono mesi che la nostra associazione, in maniera assolutamente gratuita, sta effettuando un servizio di monitoraggio di tutte le procedure di selezione- scrive l'Apri al ministro- che i vari atenei stanno avviando per verificare l'effettiva rispondenza delle stesse ai dispositivi di legge.

In buona o cattiva fede che sia (noi un'idea ce la siamo fatta), possiamo affermare che una buona parte dei bandi per usciti finora sono infatti risultati Illegali sotto differenti punti di vista". Si va dalla richiesta di profili di candidati fin troppo dettagliati che esulano dalla "semplice menzione del Settore sceintifico di interesse". Alcuni prevedono "vere e proprie prove orali oggetto di valutazione" non previste. "E' probabile- denunciano i ricercatori- che i casi da noi individuati e affrontati siano solo una goccia nel mare dei bandi illegali attualmente usciti e magari anche scaduti e andati a buon fine. Ciononostante siamo riusciti in molti casi a far correggere i bandi a tutto vantaggio di procedure selettive democratiche, trasparenti e meritocratiche, come nello spirito della nostra associazione".

Due le proposte lanciate al ministro: "La prima č che il Miur inizi a muoversi seriamente e concretamente per porre rimedio ad una situazione di illegalitā diffusa che vede i precari della ricerca come prima vittima. La seconda č che offra il posto (e lo stipendio) di direttore generale alla nostra associazione, visto che nei fatti stiamo svolgendo questa attivitā: ad occhio- chiudono ironicamente dall'Apri- ci possiamo coprire 4-5 assegni di ricerca".

 

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