Quella severa ricetta europea… da TuttoscuolaNews, n. 511 14.11.2011 Tra le 39 domande rivolte lo scorso 8 novembre dalla Commissione Europea al Governo italiano su come verranno “concretamente tradotti in pratica” (locuzione ripetutamente usata) gli impegni assunti dal presidente Berlusconi nella lettera inviata alle autorità comunitarie di Bruxelles, e in quella sede apprezzati, quattro riguardano il sistema di istruzione. Sono le domande numero 13, 14, 15 e 16, raggruppate sotto la voce Human Capital. Eccole. 13) Come verranno ristrutturate le singole scuole (individual schools) con risultati insoddisfacenti nelle prove INVALSI? 14) Come intende il governo italiano valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle singole scuole? Che tipo di incentivi saranno utilizzati a tal scopo? 15) Con quali specifiche misure il governo intende incrementare l’autonomia e la competizione tra università? Che cosa comporta in pratica l’espressione “più spazio di manovra sui costi delle iscrizioni universitarie”? 16) Per quanto riguarda la riforma dell’università quali sono i provvedimenti attuativi che ancora devono essere adottati?
1 se è già stato posto in opera, e - se lo è - con quale grado di implementazione; 2 se è stato già adottato dal governo ma non ancora approvato dal Parlamento: in tal caso, precisare i tempi dell’approvazione parlamentare e le modalità di attuazione; 3 se è un impegno nuovo, fornire un concreto piano operativo per la sua adozione e implementazione, compreso lo scadenzario e il tipo di strumenti giuridici che il governo intende utilizzare. Si prega inoltre di indicare, se del caso, il costo preventivato (estimated budgetary impact) di ciascuna misura/impegno e le rispettive fonti di finanziamento. |