Visco: ''Studiare conviene''.
Ma i giovani restano penalizzati

da Tuttoscuola, 25.11.2011

L'intervento del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, al XXX congresso nazionale dell'Aimmf, sul tema 'Investire in conoscenza: giovani e cittadini, formazione e lavoro' non si è limitato a rimarcare l'importanza degli investimenti nell'istruzione, ma ha anche ricordato l'utilità di studiare, per il successo professionale: "Nonostante le carenze del sistema educativo, le misure disponibili indicano che l'istruzione è un investimento redditizio anche in Italia. Le persone più istruite hanno minori difficoltà a trovare un lavoro, hanno carriere meno frammentate e guadagnano salari più elevati".

Visco ha allargato il discorso a tutto il mondo giovanile, rilevando come i salari di ingresso nel mercato del lavoro siano oggi in termini reali su livelli pari a quelli di alcuni decenni fa: “Chi si affaccia oggi sul mercato del lavoro sembra escluso dai benefici della crescita del reddito occorsa negli ultimi decenni”.

Visco ha infine sottolineato come sia “ancora scarsa” la capacità del sistema produttivo italiano di valorizzare adeguatamente le risorse umane: "I differenziali salariali per livelli di istruzione sono non solo inferiori a quelli di altri paesi, ma sono molto meno ampi per i lavoratori più giovani che per quelli più anziani”.