Terremoto

Ricerca, 67% studenti
non pensa che la scuola sia sicura

ASCA, 25.11.2011

(ASCA) - Roma, 25 nov - Il 54% degli studenti delle elementari e il 67% delle scuole medie e superiori non crede che la propria scuola sia sicura. I motivi? Perche' si tratta di un edificio vecchio (65% studenti della primaria; 59% della secondaria) o perche' presenta crepe (11% e 17%).

Particolarmente preoccupati in proposito gli studenti dell'Umbria: solo il 7% la ritiene sicura mentre ben il 93% la considera a rischio o non sa rispondere. Anche gli studenti calabresi nutrono forti dubbi: il 76% di quelli della scuola primaria e l'82% delle medie e superiori sono scettici.

Solo un terzo dei genitori (32%) dice di sapere che la scuola e' stata costruita secondo le norme antisismiche o comunque ristrutturata secondo tali criteri. Un po' piu' di fiducia in Umbria (54%) Campania (50%) e Calabria (48%). Al contrario, solo il 10% degli adulti lombardi metterebbe la mano sul fuoco sulla sicurezza delle scuole frequentate dai figli.

Sono alcune delle percentuali piu' alte registrate dalla III Indagine su ''Conoscenza e percezione del rischio sismico'', presentata questa mattina a Lamezia Terme da Cittadinanzattiva e Dipartimento della Protezione Civile, in occasione della IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica, che si svolge oggi in oltre 4 mila scuole in tutta Italia.

L'Indagine su come studenti e genitori vivono e fronteggiano il terremoto (disponibile sui siti web www.cittadinanzattiva.it e www.protezionecivile.it) e' stata realizzata attraverso questionari rivolti a 1.211 studenti della scuola primarie, 1.160 delle scuole secondarie di primo e secondo grado e a 1.477 genitori. Diciassette le regioni coinvolte (tutte ad eccezione di Sardegna, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige) e 50 le province. L'Indagine presenta dati nazionali e focus relativi a 6 delle regioni coinvolte: due del Nord (Piemonte e Lombardia), due del Centro (Toscana e Umbria) e due del Sud (Calabria e Campania).

Il 90% degli studenti interpellati dice di aver partecipato a delle prove di evacuazione nella sua scuola, percentuale che sale al 97% in Toscana e al 95% in Calabria. Al di sotto della media la Campania, dove dichiara di avervi partecipato poco piu' dell'80% degli studenti. Colpisce che fra i vari tipi di rischi per i quali ci si esercita, il piu' diffuso e' quello per l'incendio e il rischio sismico, mentre il rischio idrogeologico, pur cosi' diffuso nel nostro paese, e' quello meno considerato (solo il 3% delle esercitazioni lo riguarda). Le iniziative di formazione ed informazione sulla sicurezza a scuola interessano solo un terzo dei genitori coinvolti nella indagine. Male la Toscana, dove solo il 21% dei genitori e' stato coinvolto, in tali iniziative, al di sopra della media la Calabria (40%).