Scuola

Zaia, Veneto metterą in mora
lo Stato per le paritarie

ASCA, 12.11.2011

(ASCA) - Roncade, 12 nov - ''Lo Stato non vuol pagare le scuole paritarie? Noi ne chiederemo la messa in mora e, se necessario, ricorreremo anche alla Corte Costituzionale''. Lo ha dichiarato il Presidente della regione Veneto, Luca Zaia, all'assemblea interregionale delle scuole paritarie, presenti 3000 fra genitori, studenti e professori, svoltasi a Roncade, in provincia di Treviso. Assemblea che ha contestato il governatore veneto per alcuni passaggi del suo discorso.

''Noi abbiamo aperto un tavolo ufficiale cercando un dialogo fino in fondo.

Questo dialogo e' iniziato. Ovviamente oggi vediamo le prese di posizione rispetto ai bilanci nazionali che ci dicono che ci sono sempre meno soldi - ha dichiarato tra l'altro Zaia -.

Noi i 94 mila ragazzi che mandiamo alle scuole paritarie li difendiamo fino in fondo''. Zaia ha poi spiegato che ''la messa in mora significa azione legale e poi, se necessario, anche ricorso in Corte Costituzionale''. Quanto alla contestazione ricevuta Zaia ha dichiarato ai giornalisti che ''noi abbiamo portato delle argomentazioni ma non vorrei passasse l'idea che sul tavolo degli imputati c'e' la regione perche' io sono veloce ed agile a saltare le barricate come ho dato dimostrazione. Penso che le argomentazioni sia di tutt'altro genere. Le persone vanno fino in fondo capite. La nostra strategia e' quella di dire al mondo intero che in Veneto c'e' un modello che e' unico nel suo genere, dove il 68% dei giovani vanno nelle scuole cattoliche paritarie e costano la meta' al budget nazionale. Quindi ci diano i nostri soldi. Roma apra le casse e ci dia i soldi che avanziamo''.

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