La lettera di una Docente di Laboratorio
al Ministro Profumo e ai politici italiani

Insegnanti Tecnico Pratici, 22.11.2011

Gentile Sig. Ministro ing. Profumo, gentili Onorevoli e Senatori, responsabili dei Dipartimenti Cultura ed Istruzione, vi comunichiamo il disagio che da anni prende piede nella vita professionale dei docenti di laboratorio, una categoria molto bistrattata dall’ultimi governi Berlusconi!

Sono anni ormai che questi prof insegnano. Sono fieri del loro ruolo e del lavoro che svolgono quotidianamente in laboratorio. Prima di essere docenti sono educatori e sono felicissimi di incontrare studenti ai quali dare un contributo per farli diventare cittadini con la competenza richiesta dal loro diploma e ancor di più renderli persone oneste e libere verso il mondo della legalità.

I docenti di laboratorio ringraziano i ragazzi per la loro testimonianza con la quale acclamano il ruolo che svolgono con tutta la dignità possibile. Purtroppo questa dignità e questo entusiasmo gli ITP (insegnanti tecnico pratici) li stanno perdendo.

Ciò è dovuto alle politiche che decantano, è vero, un’istruzione che vada oltre la sterile conoscenza che dovrebbe far da leva ad una competenza in grado di dare slancio e impulso a quella famosa QUALITA’ che l’ex Ministro voleva a tutti i costi, facendone uno scudo di bandiera per eguagliare i nostri concittadini europei, ma che nello stesso tempo la rigettava.

La Riforma Gelmini-Tremonti ed i vari Disegni di Legge (DDL Stabilità già approvato) mirano soltanto ad una politica improntata sulla parola TAGLIO, quindi basata solo sul vile denaro e nel cercare di eliminare la categoria ITP e l’attività di laboratorio (già mortificata nel dimezzamento delle ore di laboratorio) che è alla base delle competenze richieste dai diplomi tecnici e professionali.

I docenti di laboratorio come possono difendersi da questa ingiustizia ed entrare ogni mattina in classe o in laboratorio e dire ai propri alunni di iniziare una lezione per acquisire le competenze che il Ministero reclama e nel contempo chiedere loro di portare avanti i loro saperi e le loro competenze in un mondo di legalità, dove la legalità e la democrazia non esistono?
Tutto ciò perché ruoli richiesti, conclamati e svolti con dignità, sono ribaltati, ignorati ed offesi, con molta leggerezza.

http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/01165dl.htm

Questo DDL è solo l’inizio di una catastrofe che vede gli ITP (circa 25.000 unità della tabella C in tutta Italia), come sempre, una categoria da schiacciare ed eliminare. I docenti della tabella C sono numerosi e rivendicano il rispetto nell’espletamento delle loro mansioni e nella difesa a spada tratta del lavoro di Laboratorio che dà la COMPETENZA.

Come possono far sentire la loro voce di legalità? Non è un contesto in cui la legalità viene messa sotto i piedi? Emergeranno ulteriori indicazioni per esprimere ancor meglio la situazione dettagliandola in un documento o anche solo con un comunicato di richieste, per far valere ancora qualche stralcio di democrazia, che a quanto pare in questo paese poche persone hanno a cuore.

“l’ex governo Berlusconi ha compiuto un altro passo nella distruzione dell’istruzione pubblica e nell’attacco ai diritti dei lavoratori e alle lavoratrici della scuola. Nel disegno di legge di stabilità si prefigura, infatti, il passaggio dei docenti ITP (insegnanti tecnico pratici) soprannumerari nei ruoli di Assistente Tecnico.

Così si colpisce una vasta platea d’insegnanti che sarebbero privati della funzione docente e si pongono le premesse per l’archiviazione della figura del docente di laboratorio come figura strategica, che deve connettere sapere ed esperienza, secondo un progetto didattico e culturale.

Inoltre il passaggio di un grande numero di docenti di ruolo nell’organico del personale ATA sottrarrebbe un numero rilevante di posti di lavoro al personale tecnico, già duramente colpito dai provvedimenti di questi anni.

Le conseguenze dal punto di vista didattico di quest’operazione sarebbero disastrose per l’intero sistema formativo pubblico. Un altro, pesante, colpo sarebbe sferrato, in particolare, all’istruzione tecnica e all’istruzione professionale nel paese e soprattutto nelle regioni meridionali.

Gli istituti tecnici e professionali già vivono una situazione difficile, perché sono stati letteralmente massacrati dalla controriforma Gelmini, che ha tagliato selvaggiamente l’orario e gli organici, sconvolgendone il profilo didattico.

Quest’altro provvedimento con le sue conseguenze gravissime sulle attività di laboratorio, che rappresentano una dimensione essenziale per una scuola moderna, è un altro passo verso la fine nel nostro paese di un’istruzione tecnica decente. I riflessi negativi di una sua approvazione sulle prospettive produttive e tecnologiche del paese sarebbero evidenti.

La questione degli ITP soprannumerari. La situazione è molto complessa, pare che il MIUR stia avviando attraverso tecnici e consulenti una rilevazione di tutti i docenti ITP in possesso di lauree. In pratica il Ministero intende attivare corsi di riconversione su altre discipline per gli ITP che possiedono una laurea valida per l’accesso ad altre classi di concorso, mentre , per altri ITP soprannumerari probabilmente si disporranno corsi di riconversione anche su posti di sostegno, per evitare la mobilità e un potenziale licenziamento. Comunque questa situazione con il passare degli anni permetterà anche ai precari di essere riassorbiti.

http://itp.simplicissimus.it/2011/11/la-lettera-dei-docenti-di-laboratorio-al-ministro-profumo-e-ai-politici-italiani.html