Scuola, Cota e Cirio
si appellano al ministro Profumo
“Confidiamo nella sua firma: 577 persone sono in
attesa di poter avere un lavoro”. Intanto via libera dalla Giunta al
Piano triennale per l’Istruzione
ATNews, 29.11.2011
“Lanciamo il nostro appello al ministro Profumo affinché il decreto
salvaprecari della scuola predisposto dalla Regione Piemonte e già
siglato dall’Inps ottenga l’atteso via libera da parte del
Ministero.
Ci sono 577 persone, e con loro altrettante famiglie, in attesa da
mesi di sapere se potranno avere un lavoro e ci auguriamo che il
Ministro possa al più presto dare a noi e a loro buone notizie”:
queste le parole del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota
e dell’assessore all’Istruzione Alberto Cirio, nel corso di una
conferenza stampa stamattina per presentare il nuovo Piano triennale
2012/14 in materia di Istruzione, diritto allo studio e libera
scelta educativa.
Il Piano, già condiviso con i sindacati e con la Conferenza
regionale per il diritto allo studio sarà sottoposto al Consiglio
regionale per l’approvazione definitiva. Definisce in particolare:
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le priorità delle azioni in materia di diritto allo studio
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gli interventi di edilizia scolastica |
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i criteri di ripartizione tra gli enti locali delle risorse
economiche |
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modalità e fasce di reddito per accedere agli assegni di
studio, alle borse di studio, alla valorizzazione delle
eccellenze e del merito |
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i criteri dei progetti per garantire e migliorare la qualità
dell’offerta formativa ed educativa |
“Un Piano maggiormente a misura delle fasce più deboli – commentano
il presidente della Regione Roberto Cota e l’assessore
all’Istruzione Alberto Cirio – Il piano triennale per il diritto
allo studio ha come caratteristica principale quella di alzare il
sostegno economico previsto per le fasce minime.
Un piano che prende le mosse da quello sul dimensionamento,
approvato dalla Regione nelle scorse settimane, con cui abbiamo
salvaguardato le scuole piccole e di montagna, in deroga ai numeri
minimi di iscritti previsti dal Ministero e prevedendo come
eccezione accanto alle scuole montane anche quelle delle aree
marginali, come ad esempio le scuole collinari che sono un’altra
prerogativa del Piemonte.
Altra novità del Piano triennale quella che riguarda il meccanismo
di riparto delle risorse alle Province: cominciamo per la prima
volta ad abbandonare la storica spartizione, basata solo su quanto
speso da ognuna, per parametrare invece i contributi sulla reale
situazione scolastica di ciascuna provincia.
Infine, introduciamo lo strumento del Bilancio sociale
dell’Istruzione, che ci permetterà ogni anno di riflettere sul modo
in cui vengono investite le risorse, per capire quali sono gli
ambiti più urgenti ma anche le ricadute effettive che le nostre
scelte di investimento producono”.
http://www.atnews.it/2011/11/29/leggi-notizia/argomenti/cronaca-3/articolo/scuola-cota-e-cirio-si-appellano-al-ministro-profumo.html