Sento un “Profumo” di cambiamento. L’On. Gelmini, in questi tre anni e mezzo da Ministro della Pubblica Istruzione, ha destabilizzato il mondo della scuola, riducendo pesantemente i finanziamenti per la scuola pubblica. Partendo dall’art.64 della Legge n.112 del 2008 arrivando fino alla Legge n. 148/2011, la scuola ha subito delle restrizioni economiche notevoli e i docenti si sono ritrovati con il contratto scaduto e persino non onorato. Lucio Ficara AetnaNet 16.11.2011 Più volte mi è capitato di esprimere il rammarico per una carente linea politica volta a risolvere i problemi della scuola italiana. L’On. Gelmini, in questi tre anni e mezzo da Ministro della Pubblica Istruzione, ha destabilizzato il mondo della scuola, riducendo pesantemente i finanziamenti per la scuola pubblica. Partendo dall’art.64 della Legge n.112 del 2008 arrivando fino alla Legge n. 148/2011, la scuola ha subito delle restrizioni economiche notevoli e i docenti si sono ritrovati con il contratto scaduto e persino non onorato. Si è agito politicamente contro la scuola, ritenuta, per ammissione pubblica dell’On. Berlusconi, una riserva di militanti di sinistra, utilizzando strumenti punitivi come la Legge n.150 e recuperando ingenti risorse economiche attraverso tagli e minori spese. Sarebbe dovuto salire in cattedra l’agognato merito e la conseguente premialità , ma nessuno l’ha vista mai. A giudicare l’espletazione della prova preselettiva per il concorso per dirigente scolastico bandito con DDG 13 luglio 2011, sembrerebbe che l’ex Ministro Gelmini, il merito e la trasparenza non sappia proprio cosa siano. D'altronde cosa potevamo aspettarci da chi ha dichiarato pubblicamente di aver sostenuto l’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato a Reggio Calabria, in quanto a Brescia l’esame era troppo difficoltoso, mentre a Reggio Calabria era molto più agevole superarlo? Il mondo della scuola e della conoscenza è stato guidato, in questi ultimi anni, da una persona senza una chiara linea politica. L’On. Gelmini si è occupata molto più di difendere l’onorabilità di Berlusconi anziché il diritto allo studio dei giovani studenti italiani e il valore della cultura nel suo insieme. Uno scrupoloso Ministro dell’istruzione dovrebbe essere messaggero di sani principi morali e un esempio dei valori culturali che lo identificano. Nel nostro paese questo è mancato, soprattutto quando abbiamo dovuto vedere il Ministro Gelmini lanciarsi generosamente in una improbabile difesa dei guai giudiziari e della credibilità etico-morale di Berlusconi. Oggi accolgo con molto gradimento la nomina a Ministro della Pubblica Istruzione del Prof. Francesco Profumo, che essendo uomo di cultura, scienza e di riconosciuti valori etici, svolgerà il suo mandato con scrupolo e competenza. Con la nascita del governo Monti, l’Italia ha l’opportunità di riportare al centro della politica l’”etica”, la cui mancanza, in questi ultimi lustri è stata la prima causa della crisi in cui ci troviamo. E’ attraverso la gestione del potere in senso etico, che usciremo dalle secche in cui ci hanno portato. La scuola e la ricerca scientifica potranno essere il volano della crescita e della risoluzione della crisi. Noi cittadini italiani abbiamo l’obbligo morale di supportare, anche a costo di grandi sacrifici, questo nuovo governo, che rappresenta l’unica speranza a quell’ineluttabile declino in cui Berlusconi ci aveva inesorabilmente condotto. |