Al Sud gli anticipi dell’infanzia
sono di più e aiutano a salvare gli organici

da Tuttoscuola, 7.11.2011

Già nella prima edizione degli anticipi nella scuola dell’infanzia il sud aveva fatto il pieno con il 41% di bambini iscritti; l’anno scorso, secondo i dati ministeriali, quel 41% è stato confermato e l’intero Mezzogiorno, grazie anche al 16% di anticipi nelle scuole delle Isole, ha sfiorato il 60%.

Il Miur ha messo a confronto i dati Istat dei nati nel 2008 con i bambini iscritti in anticipo nelle scuole dell’infanzia per ogni provincia, nati prima o dopo il 30 aprile 2008, e ha rilevato che vi sono quantità sorprendenti di bambini entrati in anticipo, soprattutto nelle scuole statali.

Nelle scuole dell’infanzia della Calabria, ad esempio, dei quasi 18 mila nati nel 2008 sono risultati iscritti in anticipo nelle scuole dell’infanzia in 6.230, pari al 35%. In Basilicata la percentuale di iscritti anticipatari, rispetto ai nati è stata quasi del 29%, in Abruzzo del 25,5%, in Puglia del 25,4%, in Campania del 24,6%, in Sicilia del 22,7% e in percentuali analoghe nelle altre regioni dell’area.

Andando a verificare le singole situazioni provinciali, risulta sorprendente il dato della provincia di Matera dove, secondo i dati Istat, i nati del 2008 sono stati 1.766 e di questi ben più della metà (53,1%) risultano già iscritti in anticipo nella scuola dell’infanzia.

A Vibo Valentia sono stati il 41,6%, a Cosenza il 39,1%, a Nuoro il 37,5%, a Oristano il 34,9% ecc.

Tutto il Sud e le Isole hanno fatto ampio ricorso agli anticipi, ma lo hanno fatto soprattutto le scuole statali, e questa massiccia adesione all’istituto dell’anticipo da parte delle famiglie, motivata probabilmente dalla grave carenza di istituzioni educative per la prima infanzia (nidi, micronidi, ecc.), è stata di aiuto al mantenimento dei livelli demografici della popolazione scolastica, e quindi degli organici del personale docente, da tempo in calo costante calo (e questo potrebbe essere un motivo per cui si sia chiuso un occhio ammettendo anche bambini nati dopo il 30 aprile e quindi con meno di due anni e mezzo).