Non è generica, ma vincolante Le parole "di norma" - contenute in quel DPR del 2009 che fissò a venti il numero massimo di alunni per le classi frequentate da studenti con disabilità - non vanno intese come un'indicazione generica, ma hanno un effettivo valore vincolante, cui tutte le scuole dovrebbero attenersi. E a tal proposito va letta con estrema attenzione anche una recente Sentenza del Consiglio di Stato, che riguarda sostanzialmente la sicurezza nelle scuole e non può quindi applicarsi ai profili didattici di cui si occupa quel DPR. La presenza di alunni con disabilità richiede infatti una maggiore attenzione didattica da parte degli insegnanti curricolari, che verrebbe fortemente limitata in classi troppo affollate di Salvatore Nocera* da Superando 7.3.2011
L'articolo 5, comma 2
del DPR
81/09 stabilisce che le prime classi delle
scuole di ogni ordine e grado frequentate da alunni con disabilità
non possano superare, «di norma» il numero
di 20 alunni. E tuttavia, le parole "di norma" vengono
spesso intese da molte scuole come un'indicazione puramente
generica, senza alcun valore normativo vincolante. Al contrario
quelle stesse parole hanno effettivamente un valore
vincolante perché l'eccezione che può ammettersi è già
prevista dall'articolo 4 di quello stesso DPR, che consente appunto,
in caso di eccesso di iscrizioni, di aumentare «del 10 per cento» il
tetto di 20 alunni, portandolo quindi a 22. Pertanto, un dirigente scolastico non potrà avere una classe sovraffollata frequentata da alunni con disabilità, anche se nello stesso piano ve ne fosse un'altra con minor numero di alunni, secondo il criterio indicato dalla Sentenza del Consiglio di Stato. Al contrario sarà proprio il rispetto del numero massimo di alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità a determinare un eventuale aumento del numero di alunni nelle altre classi. Ciò perché la presenza di alunni con disabilità richiede una maggiore attenzione didattica da parte degli insegnanti curricolari, che verrebbe fortemente limitata in classi troppo affollate.
* Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). Responsabile del Settore Legale dell'Osservatorio Scolastico dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Il presente testo riprende, con alcuni riadattamenti, una scheda già pubblicata nel sito dell'AIPD, per gentile concessione. |