Scuola pubblica, artisti e cantanti
''scendono in campo''

Ma Il Giornale ironizza sui comportamenti privati di chi firma gli appelli per la scuola

da Tuttoscuola,  1.3.2011

A “scendere in campo” in difesa della scuola pubblica dopo gli attacchi sferrati dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in risposta all'appello lanciato dal quotidiano L'Unitą, sono anche molti voti noti del mondo dell'arte, del teatro, e dello spettacolo, come Neri Marcorč, Roberto Vecchioni, Jovanotti.

Il cantautore romano non si č limitato a questo: oggi infatti il quotidiano diretto da Concita De Gregorio ne pubblica un editoriale, nel quale Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, scrive: "La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata. In quanto idea e poi proprio in quanto scuola: coi banchi gli insegnanti i ragazzi e le lavagne. Bisogna amarla ed esserne fieri".

Il cantante prosegue: "C'č da imparare anche dalle ignoranze, non solo dai saperi selezionati. La scuola č per tutti, deve essere per tutti". Per Jovanotti Berlusconi "dicendo quello che ha detto offende milioni di famiglie e migliaia di persone che all'insegnamento dedicano il loro tempo migliore, con cura, con affetto vero per quei ragazzi".

E poi "la scuola pubblica non č in competizione con quelle private, non č la lotta tra Rai e Mediaset" č "quella che si finanzia con le tasse dei cittadini" ed č "una conquista, come l'acqua che ti arriva dal rubinetto", una "conquista di civiltą che diventa un diritto nel momento in cui viene sancito".

Per un quotidiano che chiama a raccolta volti noti e intellettuali in difesa della scuola pubblica, ce n'č un altro, quello appartenente alla famiglia del premier, Il Giornale, che invece ironizza sulle scelte di molti personaggi cinematografici e televisivi che pubblicamente firmano appelli per la scuola pubblica e privatamente mandano i loro figli in scuole private ed esclusive.