Alla Wojtila di Roma l’elenco per genere di A.G. La Tecnica della Scuola, 20.3.2011 Gli iscritti alla primaria suddivisi in italiani, stranieri, nomadi e disabili. L’Antenna territoriale anti-discriminazione ha inviato una lettera al dirigente scolastico e all`Unar: il timore è che chi in ritardo o in difficoltà venga considerato un ostacolo al normale svolgimento delle attività scolastiche. Il preside: la lista serviva proprio per evitare di concentrarli e ghettizzarli. Si può inserire in un Pof l’elenco degli iscritti ad una scuola primaria, suddivisi in base a parametri come la nazionalità o le difficoltà di apprendimento? Evidentemente no. Ma nel clamoroso errore – creare delle sotto-tabelle comprendenti ognuna solo gli iscritti italiani oppure stranieri oppure nomadi o, ancora, disabili - sono incappati i responsabili del Piano dell’offerta formativa di una scuola romana, intitolata all’amato Papa Wojtila. Il fatto, che riguarda gli alunni iscritti all`anno scolastico 2009/2010, è stato verificato e denunciato dall'Associazione ‘Articolo 21’. Poi se ne è fatto portavoce l’Antenna territoriale anti-discriminazione, che ha deciso di inviare una lettera al dirigente scolastico della scuola e all`Unar, l'ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali: nella lettera si sottolinea il rischio che questo particolare elenco "possa assecondare un atteggiamento discriminatorio da parte di chi erroneamente vede in questi minori dei possibili ostacoli al normale svolgimento delle attività scolastiche". L’associazione ha quindi chiesto l`immediato ritiro del prospetto per consentire "la riconduzione a coerenza con i principi generali dell`ordinamento, oltre che della Costituzione e del diritto europeo". La denuncia sembra avere prodotto effetti immediati: senza cercare improbabili giustificazioni, il responsabile dell’istituto capitolino ha ammesso che la presenza del particolare elenco di iscritti va ricondotto ad “una disattenzione (…) nello stilare il Piano di offerta formativa della scuola”, dovuto al fatto che “quando si formano le classi teniamo conto delle distinzioni ai fini dell’integrazione dei bambini stessi perché se li concentriamo vengono ghettizzati”. La suddivisione per nazionalità ed altre caratteristiche sarebbe quindi servita per evitare che troppi studenti in ritardo o in difficoltà si ritrovassero nella stessa classe. Insomma, il motivo opposto per cui è stato creato tanto clamore. In ogni caso, al più presto, ha promesso il dirigente scolastico, si provvederà a rimuovere il discusso elenco per genere di alunni iscritti. |