Chiesto l’intervento del Governo da Tuttoscuola, 24.3.2011 Risoluzione bipartisan in commissione Cultura alla Camera sulla vicenda dei ragazzi diversamente abili esclusi dalle finali nazionali di corsa campestre dei Giochi della Gioventù che si sono svolti in Friuli lo scorso weekend. I moduli per le iscrizioni quest'anno non prevedevano quelli per i ragazzi con disabilità. Sulla vicenda il ministero dell'Istruzione si era espresso qualche giorno fa parlando di caso “privo di fondamento”, ma non ha convinto i deputati che si occupano di scuola, compresi quelli della maggioranza. Secondo il ministero “le finali nazionali dei Giochi si svolgono nelle discipline organizzate dalle rispettive Federazioni sportive, a proprio totale carico. Tale decisione deriva da accordi intercorsi con il Coni, per un’equilibrata ripartizione dei compiti e dei relativi oneri finanziari”. Nel contesto di questi accordi “il Comitato italiano paralimpico decide ogni anno su quali discipline puntare e concentrare la partecipazione degli studenti disabili”. Ma i deputati della commissione Cultura vogliono vederci chiaro: la risoluzione bipartisan chiede infatti all'esecutivo di intervenire “per ovviare ad una situazione discriminatoria che contrasta con la piena inclusione di questi alunni prevista dagli obiettivi prioritari della scuola dell'autonomia, anche attraverso progetti di diversità motoria e sportiva”. Quanto al Comitato paralimpico, fanno notare dalla Camera, ci vuole un "finanziamento" ad hoc "affinchè esso possa svolgere con continuità la sua funzione e possa programmare le sue attività”. Ma comunque l'esclusione dei ragazzi disabili dalle gare di corsa campestre è inaccettabile perché “in netto contrasto con le norme di legge sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, che da sempre costituisce un punto di forza del sistema educativo italiano”. La risoluzione sarà discussa nei prossimi giorni perché c’è la disponibilità di tutti i gruppi a metterla in calendario quanto prima. Al dibattito e al voto dovrà presenziare un esponente di governo. |