Tutti i numeri dell’apprendistato

di Lara La Gatta La Tecnica della Scuola, 28.3.2011

Gli effetti della crisi finanziaria si fanno sentire anche sull’apprendistato: secondo i dati dell’Inps per il 2009, gli occupati apprendisti sono inferiori alle seicentomila unità, con una flessione media annua di -8,4 % (-50.000 unità rispetto all’anno precedente). Si interrompe il trend di crescita.

Si interrompe, quindi, il trend di crescita che dal 1998, anno della prima riforma dello strumento, aveva visto aumentare progressivamente il ricorso a tale tipologia contrattuale.

Tutti i numeri dell’apprendistato sono riepilogati nell’XI Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, recentemente pubblicato dal Ministero del Lavoro, il Rapporto e realizzato con il contributo dell’Isfol.

La riduzione del numero degli occupati in apprendistato nell’anno 2009 ha avuto effetti più importanti nel Sud Italia, con un valore negativo di ben 12,1%, contro una percentuale di – 8% al Nord.

In prevalenza gli apprendisti sono maschi (58,9% nel 2007, 58,5% nel 2008), sebbene sia rilevabile un seppur lieve incremento (+0,4%) della percentuale delle ragazze. Anche le percentuali regionali non si discostano da questa media nazionale, fatta eccezione per la Provincia Autonoma di Bolzano, dove la percentuale di femmine apprendiste è molto bassa (solo il 27,2%). Dato questo in qualche modo giustificato dall’alta presenza di apprendisti minorenni: è, infatti, noto che le ragazze tendono a restare nel sistema scolastico più a lungo, mentre la dispersione nel ciclo secondario interessa prevalentemente i coetanei maschi.

Per quanto riguarda l’occupazione dei minori in apprendistato, per la prima volta i dati vengono desunti dall’Emens mensili: nel 2007 i minori tra i 15 e i 17 anni assunti con contratto di apprendistato sono 23.422, nel 2008 si scende a 17.993 (-23%).

Il 27 % dei minori apprendisti è occupato nel nord-ovest (la percentuale più alta è in Lombardia), mentre fatica a decollare la diffusione nel nord-est degli apprendisti nella fascia diritto-dovere. Nel Centro, le Marche registrano il 43% di minori assunti come apprendisti, mentre nel Lazio si registra la minore propensione all’occupazione di 15-17enni in apprendistato. Nel Sud “vince” la Puglia, dove si registra tuttavia una notevole diminuzione nel 2008.

Riguardo alla distribuzione per età, i 15enni rappresentano appena l’1% del totale degli apprendisti minori nel 2008; quota questa composta prevalentemente dai ragazzi alto-atesini per i quali è prevista la possibilità di assolvere l’ultimo anno dell’obbligo di istruzione in apprendistato. I 16enni sono invece il 19,6% e la percentuale sale per i 17enni. Nei due anni considerati si assiste ad un decremento degli apprendisti 15enni (-75%) e dei 16enni (-42%), mentre aumenta la propensione ad assumere 17enni: 80% nel nord-ovest, certo e sud, e 74% nel nord-est. E resta confermata la distribuzione di genere: i minori maschi “battono” le femmine 76% a 24%.

Mentre la distribuzione degli adolescenti iscritti ai percorsi formativi non presenta novità rispetto agli anni precedenti, con numeri più alti nelle regioni del Nord.