I vescovi.

Mons. Pennisi (Cei), non contrapporre
statale e non statale

da Tuttoscuola,  3.3.2011

“Una buona educazione, che non sia soltanto ridotta all’informazione, ma che educhi ai grandi valori”. E’ questa, nelle parole di monsignor Michele Pennisi, esponente della commissione Cei per l’educazione, intervistato da Radio Vaticana, la scuola che “interessa a noi vescovi”. Una scuola “che può essere sia statale che paritaria, perchè la scuola paritaria svolge una funzione pubblica di educazione”.

Perciò occorre “superare la contrapposizione” e parlare solo di “scuola pubblica” sapendo che “la scuola cattolica sta bene se la scuola statale sta bene”. Ecco perché “screditare la scuola di Stato non è certo un favore fatto alla scuola cattolica, il cui servizio vuole essere un arricchimento dell'offerta formativa, in collaborazione e non in concorrenza con la scuola statale”.

Il vescovo denuncia poi come la situazione economica stia condizionando tutta la scuola, sia statale che non statale. “Noi vogliamo che lo Stato investa di più, anche dal punto di vista economico, in tutta la scuola - sia nella scuola statale così come nella scuola paritaria - per garantire effettivamente una vera libertà di educazione”.