Scuola

Gelmini: E' un non senso
penalizzare la scuola pubblica

Il ministro contro l'opposizione: Fa comodo per poter andare in piazza
contro il governo. E sui tagli: Non ce ne sono nuovi

 TM news, 7.3.2011

Roma, 7 mar. (TMNews) - Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, definisce "semplicemente un non senso" pensare che ci sia da parte del governo la volontà di penalizzare la scuola pubblica a favore di quella privata. "Pensare che culturalmente da parte del governo ci sia un attacco alla scuola pubblica - ha detto il ministro a margine della presentazione di una iniziativa con il comune di Milano sull'educazione motoria - fa comodo all'opposizione per poter andare in piazza. Lo faccia, ma da parte di questo governo non c'è e non c'è mai stato alcun attacco alla scuola pubblica. Io ritengo che la scuola sia sempre pubblica sia quando si tratta di scuola statale, sia di paritaria".

"Il problema è come migliorare la scuola pubblica nel suo complesso - ha proseguito Gelmini - e come offrire agli studenti una scuola di qualità". Il ministro ha quindi ricordato che nelle classifiche internazionali di valutazione degli studenti "nel 2009, dopo le riforme varate, c'è stato almeno un cambio di prospettiva" anche se "i risultati si vedranno nel medio termine".

Il ministro dell'Istruzione ha poi garantito che "verrà sicuramente bandito al più presto" un concorso riservato ai presidi. "Ne parleremo giovedì con Tremonti al tavolo per la crescita. I presidi sono necessari, stiamo verificando il numero effettivo di necessità".

Quanto al taglio di 19.700 docenti nella scuola pubblica per il prossimo anno scolastico, Gelmini ha aggiunto che "non ci sono nuovi tagli né maggiori tagli, ma un piano di razionalizzazione che viene confermato. Non credo - ha ribadito - che ci saranno problemi di funzionamento perché abbiamo confrontato il fabbisogno effettivo di cattedre con il numero degli studenti".

Asa/Dmo