IL C-DAY

Un milione di italiani in piazza
per difendere Costituzione e scuola

Manifestazioni in Italia e all'estero. Ognuna caratterizzata da un'iniziativa particolare. La più grande a Roma. Milano, performance di Dario Fo. A Torino il pianto del soprano Cristina Cordero mentre canta l'Inno di Mameli applaudita dalla gente

 la Repubblica 12.3.2011

ROMA - Più di un milione di persone ha partecipato alle manifestazioni in difesa della Costituzione e della Scuola pubblica, che si sono tenute in oltre 100 città in Italia e all'estero. E' la cifra che hanno fornito gli organizzatori del C-Day. La più grande si è svolta a Roma 1, con un corteo che da piazza della Repubblica ha raggiunto Piazza del Popolo. Di diverso avviso il Viminale che ha diffuso i dati "ufficiali": sono state quarantatremila le persone che hanno partecipato oggi in varie città italiane alla mobilitazione nazionale a difesa della Costituzione e della scuola pubblica.

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La manifestazione principale è stata organizzata a Roma con la partecipazione di circa venticinquemila persone, sempre secondo i dati della questura. A Bologna hanno partecipato in cinquemila alla manifestazione con corteo; una cifra analoga si è contata a Firenze; numeri minori si sono avuti a Padova (duemila persone), Vicenza (duemila persone) e Reggio Emilia (mille persone).


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A organizzare le manifestazioni sono stati l'associazione Articolo 21, il Popolo Viola ed altre associazioni. Alle iniziative hanno partecipato anche insegnanti e studenti per difendere la scuola pubblica. Ovunque, senza bandiere di partito, gli italiani convinti che il governo Berlusconi stia intaccando i valori della Costituzione, sono scesi in piazza, unendo trasversalmente posizioni politicamente differenti, ma tutte accumunate proprio dalla difesa della Carta costituzionale, della formazione scolastica e della cultura.

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Alle manifestazioni 5 hanno partecipato anche numerosi esponenti politici, da Pierluigi Bersani, segretario del Pd ad Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, da Fabio Granata del Fli a Nichi Vendola, leader del SeL. Partecipazione compatta del mondo della cultura e dello spettacolo, con Dario Fo a Milano e Roberto Vecchioni a Roma che hanno infiammato le piazze. Nella capitale ha aderito anche il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, che ha parlato dal palco.

Il corteo di Roma. Una bandiera tricolore 6grande 60 mq ha aperto il corteo romano che è sfilato per le vie del centro, fino a Piazza del Popolo. Brevi momenti di tensione quando gli studenti provenienti dalla  Sapienza hanno cercato di raggiungere prima Piazza di Spagna e poi, dopo aver attraversato la folla in piazza del Popolo, hanno proseguito sul lungotevere, dirigendosi prima verso il Vaticano e poi tornando indietro fino alla Bocca della Verità, al Circo Massimo. La manifestazione in piazza del Popolo si è aperta e conclusa con l'Inno di Mameli.

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Milano, performance di Dario Fo. Diverse migliaia di persone si sono radunate in Largo Cairoli. Alla manifestazione è intervenuto anche il premio nobel Dario Fo che, riscuotendo applausi continui ha detto: "Ho sognato di svegliarmi in un'Italia con gli arabi qui e con Bossi e tutti i leghisti scappati in Svizzera". Ha partecipato anche Salvatore Borsellino. Alla manifestazione ha aderito anche l'Udc.

IL VIDEO DI DARIO FO 8

Trieste, elmetti tricolore. Trecento persone hanno manifestato nella mattinata indossando elmetti tricolore.

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Napoli, bagno in mare . Manifestazione a cui hanno partecipato centinaia e centinaia di persone e che si è conclusa poi a Posillipo con un bagno in mare al grido di "Viva la Costituzione.

Torino, il soprano in lacrime. Grande manifestazione iniziata davanti al Teatro Regio con l'orchestra che ha suonato il "Va' Pensiero". La soprano Cristina Cordero 10 è scoppiata in lacrime quando la folla l'ha acclamata durante il canto dell'Inno di Mameli.

Firenze, "Bella Ciao". Giornata di mobilitazione con oltre ottomila persone in corteo che cantavano l'Inno di Mameli e "Bella Ciao".

Siena, sit in nella provincia. Sit in e presidi nel capoluogo toscano e nella provincia.

Bologna per la scuola pubblica. Tremila in corteo: "La scuola pubblica è il diritto allo studio".

Genova, panini e Costituzione. Centinaia in piazza hanno distribuito panini "riempiti" di poesie e articoli della Costituzione

Palermo, per la cultura. Manifestazione in piazza Verdi a cui hanno partecipato migliaia di persone.

Mestre, lettura in piazza. Cinquecento manifestanti al presidio. Sono stati letti gli articoli della Costituzione.

Padova, flash mob Corteo con duemila persone che hanno attraversato il centro cittadino. Davanti al Caffé Petrocchi c'è stato un "flash mob" organizzato dagli studenti.

Pescara, l'Inno di Mameli. Duecento manifestanti hanno percorso le strade cittadine cantando l'Inno di Mameli e declamando gli articoli della Costituzione.

Aosta, Costituzione e scuola. Cento in piazza anche in Valle d'Aosta, per difendere Costituzione e scuola pubblica.

Perugia in difesa dei magistrati. Centinaia di persone hanno attraversato le strade cittadine gridando slogan contro Berlusconi e il tentativo di cambiare la Carta Costituzionale. Cartelli e volantini anche in difesa della scuola pubblica e dei magistrati.

Pesaro, lettura colettiva. In cento hanno letto articoli della Costituzione.

Pisa e Livorno unite per la Costituzione. Anche nelle due città toscane iniziative in piazza per leggere pubblicamente gli articoli della Costituzione.

Potenza e Catanzaro per la "Carta". Manifestazioni nel centro cittadino caratterizzate dalla lettura della Costituzione e da slogan in difesa della scuola pubblica e della magistratura.

Proteste anche all'estero. Manifestazioni di italiani che vivono all'estero e che vogliono difendere la Costituzione si sono svolte a Francoforte (la più numerosa con centinaia di manifestanti) e a Lille, in Francia, organizzate dalle comunità italiane locali.  Altre iniziative si sono tenute ad Amsterdam, Bruxelles, Edimburgo, Ginevra, Helsinki, Madrid, Londra, Praga, Siviglia. Lei motiv per tutte l'Inno di Mameli, e qualche variazione sul tema Iitalia come 'Libertà' di Giorgio Gaber, 'Viva l'italia" di Francesco De Gregori e la più ironica "'Italia sì, Italia no" di Elio e le Storie tese.