Meno rigide le regole Lo ha stabilito una recente Circolare Ministeriale, in riferimento a quegli alunni che a causa di malattie usufruiscano dell'istruzione in ospedale o a domicilio e che per questo - accumulando assenze superiori a un quarto dell'orario di frequenza - non rischieranno più automaticamente di essere bocciati, come invece aveva stabilito il DPR 122/09. Una precisazione assai utile per gli alunni con disabilità, che spesso necessitano di terapie e cure programmate e che non dovranno quindi essere più esposti a ingiuste bocciature di Salvatore Nocera* da Superando 9.3.2011 L'articolo 14, comma 7 del DPR 122/09 aveva stabilito che le assenze superiori a un quarto dell'orario di frequenza previsto nell'anno scolastico determinassero la non ammissione agli esami di stato o la bocciatura dell'alunno. Sulla questione era stata emanata successivamente una precisazione con la Nota Ministeriale protocollo n. 7736 del 27 ottobre 2010, che aveva fornito chiarimenti in merito alle assenze di alunni i quali - a causa di malattia - usufruiscano dell'istruzione in ospedale o a domicilio. Tale Nota aveva precisato che quelle assenze non possono invalidare l'anno scolastico, in quanto in tali periodi l'alunno prosegue la sua formazione con attività didattiche collegate alla classe, anche se effettuate in un luogo diverso.
A conferma di ciò, la
Nota del 27 ottobre citava anche l'articolo 11 dello stesso DPR
122/09, che tratta appunto di istruzione in ospedale o a domicilio. Ora, è noto che gli alunni con disabilità sono maggiormente esposti al rischio di malattie e comunque hanno spesso necessità di svolgere terapie e cure programmate. Pertanto la Circolare n. 20 giunge a proposito, per evitare ingiuste bocciature.
* Vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap). Responsabile del Settore Legale dell'Osservatorio Scolastico dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down). Il presente testo riprende, con alcuni riadattamenti, una scheda già pubblicata nel sito dell'AIPD, per gentile concessione.
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