A Pantelleria gli alunni
fanno lezione nella base militare

di A.G. La Tecnica della Scuola, 4.3.2011

La denuncia è di Cittadinanzattiva, che dopo le segnalazioni ricevute dalle mamme degli iscritti all’istituto D`Ajetti ha inviato una lettera a quattro ministeri: quel che preoccupa è l’ormai perdurante condizione di rischio per l`incolumità di bambini ed insegnanti, in un centro dove atterrano e ripartono ogni giorno aerei da guerra. E il Comune fatica a porre rimedio: la scuola primaria continua ad essere inagibile.

Può un istituto che ha i locali inagibili dirottare i propri alunni in una struttura militare? Certo che no, a meno che non si tratti di situazioni particolarmente gravi, come una nazione in stato di guerra o in un periodo di post-terremoto. Eppure una vicenda di questo genere sta accadendo in Italia, in Sicilia. Almeno secondo Cittadinanzattiva, che dopo le segnalazioni ricevute dalle mamme di alcuni alunni delle classi dell’istituto primaria D`Ajetti di Pantelleria ha deciso di inviare una lettera a quattro ministeri: nella missiva, resa pubblica, l’associazione chiede di richiamare l`attenzione sulla situazione di una cinquantina di bambini, costretti ormai da tempo a frequentare le lezioni nei locali situati all`interno della base dell`aeronautica militare dell`isola a causa della parziale inagibilità della propria scuola primaria.

Nella lettera, scritta da Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva, ed inviata il 3 marzo al ministero dell`Istruzione, delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell`Interno e della Difesa, viene affermato che "è persino superfluo sottolineare la condizione di rischio per l`incolumità di bambini ed insegnanti, in un centro dove atterrano e ripartono ogni giorno aerei da guerra. Quel che è intollerabile è il perdurare di una situazione che si protrae da alcuni anni, e alla quale il Comune fatica a porre rimedio, anche per alcune decisioni discutibili. Per questo chiediamo l`intervento ai più alti livelli".

Alle autorità competenti, Cittadinanzattiva chiede quindi di trovare una soluzione, adottando in tempi celeri un provvedimento di urgenza per trasferire gli alunni e i loro insegnanti "in una sede civile idonea e sicura dove proseguire serenamente l`anno scolastico in corso" e l`individuazione a breve "di una soluzione sicura, dignitosa e permanente in un edificio scolastico o ad uso scolastico, in vista delle attività didattiche 2011-2012".