In Francia è allarme bullismo da Tuttoscuola, 30.3.2011 Dalla Francia arriva un nuovo allarme bullismo. Sta facendo molto discutere infatti uno studio realizzato per l'Unicef dall'Osservatorio internazionale delle violenze a scuola, che rivela che almeno il 10% dei giovani studenti sono vittime di botte e umiliazioni fisiche o verbali da parte dei loro compagni. Tanto che il governo del presidente Nicolas Sarkozy è dovuto intervenire annunciando oggi la creazione di un Consiglio scientifico contro le discriminazioni a scuola, incaricato, in particolare, di contrastare il fenomeno del bullismo tra i giovanissimi. "Lo scopo è avere una reale riflessione su questo argomento, un vero e proprio tabù, di cui non avevamo diritto di parlare", ha spiegato ieri alla radio RTL il ministro dell'Educazione nazionale Luc Chatel. Ora, ha aggiunto, "abbiamo deciso di agire". Per migliaia di bambini, spesso la violenza si fa sentire con piccole ma ripetute aggressioni: dal furto della merenda, fino ad insulti e minacce, ma anche botte, racket, o violenze sessuali. "A scuola un bambino su dieci soffre", ha sottolineato Jacques Hintzy, presidente di Unicef-Francia, nel corso di una conferenza stampa presso la sede dell'Ong. In totale, ha aggiunto, si tratta di 250.000 giovani, un dato comunque rilevante, che merita la mobilitazione della collettività. "Non c'è un sentimento generale di insicurezza a scuola, non dobbiamo farci prendere dal panico. Ma non bisogna neanche minimizzare il problema", gli ha fatto eco Eric Debarbieux, direttore dell'Osservatorio nonché autore del rapporto, realizzato tra il 2009 e il 2010 su un campione di 12.326 studenti delle elementari, ripartiti in 157 scuole di tutta la Francia, di un'età compresa tra gli 8 e gli 11 anni. Un fenomeno che resta comunque marginale visto che – sempre secondo lo studio - quasi nove bambini su dieci (88,9%) dicono di sentirsi "assolutamente bene" o "piuttosto bene" a scuola. "Presa singolarmente, ogni piccola aggressione ha poca importanza, ma è la ripetizione che aggrava la situazione", ha spiegato ancora Debarbieux. Intanto, sindacati e associazioni attive nel settore hanno chiesto maggiori azioni preventive, soprattutto da parte dei professori, per lottare contro il bullismo. A fine gennaio, diverse personalità, tra cui lo psichiatra Marcel Rufo e il filosofo Edgar Morin, avevano lanciato l'allarme, in una lettera rivolta al ministro dell'Educazione. |