Cara Ministro Gelmini, le scrivo ... Adriana Bizzarri da Cittadinanza Attiva, 26.3.2011 Oltre alla consuete domande che le vengono sottoposte normalmente e non avendo la possibilità di rivolgergliele direttamente, le vorremmo sottoporre alcune questioni estremamente concrete ma ancora irrisolte. Aule sovraffollate sì, aule sovraffollate no?
Lo scorso 4ottobre ha
dichiarato che il fenomeno delle classi sovraffollate sarebbe di
“modeste dimensioni” in quanto rappresenterebbe solo lo 0,4% del
totale delle classi e che quelle sovradimensionate, ovvero con 30 o
più alunni, riguarderebbe soprattutto le scuole secondarie di
secondo grado. Fondi straordinari o fondi ordinari per la sicurezza delle scuole?
I fondi FAS già
stanziati prevedono, complessivamente un miliardo di euro per
interventi straordinari di messa in sicurezza nelle scuole suddivisi
in più anni . Il primo stanziamento ha riguardato le scuole
dell’Abruzzo (250 milioni), la seconda parte è stata ripartita su
1700 scuole in tutta Italia. Stanziamento, però, non significa
erogazione effettiva ed esecuzione dei lavori. Quindi è anche
possibile che laddove i fondi siano stanziati, le scuole non ne
abbiano ancora usufruito. Manca, però, una parte di quello
stanziamento. Per questo le chiediamo: quando sarà possibile
utilizzare l’ultima parte dei fondi FAS per mettere in sicurezza le
scuole più degradate? Secondo quali criteri? Le regioni del Sud
avranno almeno in questo terzo stralcio la priorità, dal momento che
le scuole peggiori si trovano nelle regioni meridionali e nelle
isole e che questi fondi erano in origine ad esse destinati? Anagrafe dell’edilizia scolastica? Cercasi
La legge n. 23 del 1996
aveva previsto anche l’istituzione dell’Anagrafe cioè la mappatura
dello stato degli edifici scolastici. Molta acqua è passata sotto i
ponti o, peggio, molte tragedie sono avvenute da allora: la scuola
elementare di San Giuliano di Puglia, la classe del Liceo Darwin di
Rivoli, la Casa dello studente de L’Aquila. Bilanci delle scuole in rosso? Si è chiesta come mai i Dirigenti scolastici non riescano più a fare fronte alle spese di funzionamento ordinarie e alle supplenze? Semplicemente perché con l’ennesima circolare proveniente (n.9537 del 2009) sono stati effettuati tagli del 25% sui bilanci di ciascuna scuola. Senza contare che i crediti maturati dalle scuole verso il Ministero sono risultati solo parzialmente riconosciuti e soltanto quelli per le supplenze. Parliamo di 1 miliardo di euro che le scuole hanno anticipato, che alle scuole servivano, oltre che per le supplenze, anche per le pulizie esterne, per gli esami, per i materiali di cancelleria, di pulizia, di igiene (sapone e carta igienica, tanto per capirci). Perché meravigliarsi se i Dirigenti scolastici sono costretti ad aumentare la richiesta dei contributi “volontari” alle famiglie per supplire a questa riduzione e ad usarli con destinazioni diverse da quelle previste per legge? Perché stupirsi delle continue richieste da parte delle scuole alle famiglie di contributi “in natura” cioè in carta, penne, carta igienica, saponi, ecc? Possiamo sapere se quei crediti saranno mai interamente riconosciuti e restituiti alle scuole? Dal momento che, Ministro, Lei invoca la qualità del servizio scolastico come motivazione ai tagli dovrebbe spiegarci in cosa consista la qualità di istituti scolastici dove manca di tutto e dove le famiglie sono chiamate a pagare per le necessità più urgenti? Cittadinanza e Costituzione: materia virtuale? Dopo tanta enfasi e tanti annunci sul ripristino dell’ora di educazione civica denominata Cittadinanza e Costituzione, riconosciuta materia curricolare con tanto di valutazione, dopo appena un anno di sperimentazione, con la Circolare n.86 dell’ottobre 2010 è stata cancellata ed è tornata ad essere materia fantasma, o meglio, “trasversale”ma nei fatti, di nuovo la cenerentola del curricolo scolastico. Perché questo improvviso dietro – front? Forse perché sono state diminuite le ore di insegnamento delle scuole secondarie e non si sarebbe saputo a quali insegnanti affidare questa materia? Forse perché nessun docente disponeva delle competenze richieste? E lo sappiamo tutti quanto bisogno ci sia di offrire una formazione civica di base ai giovani! Perché non decolla la valutazione degli insegnanti e degli istituti scolastici?
Se fossimo nei Suoi
panni vedremmo con preoccupazione il rifiuto, per non parlare di
vero e proprio boicottaggio, della sperimentazione della valutazione
da parte delle scuole e degli insegnanti avviata dal Suo Ministero
nelle scorse settimane. Che la valutazione nel mondo della scuola
sia indispensabile non c’è alcun dubbio e che la scuola opporrà
resistenze al riguardo, pure.
Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva |