Pdl Carlucci:
ulteriore assalto alla scuola pubblica

di Mariangela Bastico ScuolaOggi, 12.5.2011

Dopo la proposta Garagnani per la sospensione dei professori politicizzati, ora c’è il pdl Carlucci (parlamentare già nota per il ddl di censura dei “libri di testo di sinistra”), che, sotto il nome di “professionalizzazione degli insegnanti”, propone una serie di norme – peraltro non molto dissimili dal progetto di legge Aprea – sull’albo professionale dei docenti, sul reclutamento e sulla valutazione che, se applicate, costituiscono un profondo cambiamento nella scuola pubblica, verso una sua privatizzazione, proprio perché riducono fortemente il pluralismo culturale e politico, quale valore fondante della scuola pubblica.

La commissione di valutazione, volta ad elargire “premi e castighi” agli insegnanti, non possiede alcun elemento di “terzietà”, ma opera sulla base di imprecisate indicazioni e criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione, con l’evidente rischio o intendimento di misurare la fedeltà dei docenti rispetto alle indicazioni del Ministro stesso.

La Carlucci offre un altro tassello al disegno berlusconiano di privatizzazione della scuola: da un lato, Berlusconi e la Gelmini hanno più volte dichiarato la volontà del governo di sostenere il diffondersi della scuola privata, anche attraverso finanziamenti pubblici con i buoni scuola; dall’altro, continuano ad impoverire e denigrare la scuola pubblica, rendendola sempre più debole nell’affrontare il proprio compito educativo.
Ora Carlucci ed Aprea vorrebbero inserire norme che nei fatti costituiscono elementi di privatizzazione all’interno della scuola pubblica.

Riprendendo Piero Calamandrei – “trasformare sudditi in cittadini è un miracolo che solo la scuola può compiere” – è evidente che gli attacchi di Berlusconi, Gelmini, Carlucci e Garagnani sono tutti volti ad impedire che quel miracolo si realizzi.