LA PROTESTA

Scuola, domani sit-in al Miur.
I Precari "Stop al massacro"

Anticipata la 'Giornata della rabbia precaria', fissata per l'11 maggio. Il presidio alle 15 con insegnanti e genitori in lotta contro "i tagli all'istruzione pubblica e contro la proposta del governo di assunzione di circa 65mila docenti in tre anni: una mera propaganda che tace ed elude la vergognosa realtà"

 la Repubblica 9.5.2011

Protesta domani a Roma del Coordinamento precari scuola, "che ha deciso di anticipare al 10 maggio la Giornata della rabbia precaria, precedentemente fissata per il giorno successivo, per unire le proprie rivendicazioni a quelle di genitori e insegnanti delle scuole elementari". In una nota, si precisa inoltre che "l'11 maggio la Giornata della rabbia precaria si svolgerà in concomitanza nelle altre rispettive città d'Italia con differenti iniziative".

A Roma, quindi, domani dalle ore 15 si svolgerà un presidio di fronte al Miur "che vedrà la partecipazione dei lavoratori, precari e non, e dei genitori, tutti uniti in una lotta comune per opporci al vero e proprio massacro che si sta facendo della scuola pubblica". Il Coordinamento ritiene, inoltre, "la proposta del governo di assunzione di circa 65mila precari in tre anni una mera propaganda che tace ed elude la vergognosa realtà: il corposo piano di tagli già attuato (8 miliardi già sottratti alla scuola), di cui quest'anno si sta avendo un'ulteriore tranche con 19.700 docenti e 14.176 Ata in meno, e quello di 12 miliardi già programmato per il triennio 2012-2014".

Nello specifico, ecco i motivi della protesta: per una formazione statale di qualità, democratica e per tutti; contro i tagli dei finanziamenti all'istruzione pubblica; contro il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica con 150mila posti di lavoro in meno; per l'assunzione di tutti i lavoratori precari della scuola; contro l'aumento del numero degli alunni per classe la riduzione del tempo-scuola; per la difesa dei diritti degli alunni diversamente abili.