65mila subito
o spalmati nel triennio?

da TuttoscuolaNews, n. 489 9.5.2011

Anche se il decreto legge sullo sviluppo approvato dal Consiglio dei ministri giovedì scorso non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sembra confermato, per quanto riguarda la scuola (art. 9), il testo provvisorio non ancora “bollinato” dalla Ragioneria Generale dello Stato.

La bozza prevede disposizioni sulle graduatorie ad esaurimento (d’ora in poi dovrebbero essere triennali con possibilità di trasferimento a pettine in altra provincia) e sulle immissioni in ruolo.

Per le nomine in ruolo, il comma 24 dell’art. 9 della bozza di decreto prevede:

- nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica un piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato, di personale docente, educativo ed ATA, per gli anni 2011-2013;

- il piano è annualmente verificato dal Miur, d’intesa con il Ministero dell’economia…. ai fini di eventuali rimodulazioni che si rendessero necessarie, fermo restando il regime autorizzatorio in materia di assunzioni;

- le immissioni in ruolo verranno definite sulla base dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno, delle relative cessazioni del predetto personale e degli effetti del processo di riforma previsto dall’articolo 64 della legge 6 agosto 2008, n. 133;

- per la predisposizione del piano triennale è prevista una specifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della Scuola;

Rispetto ai comunicati ministeriali e ai diversi commenti che hanno accompagnato il decreto, c’è da osservare che non vi è alcuna quantificazione dei posti. I 65 mila posti di cui si è parlato dovranno essere definiti in occasione di una apposita sessione negoziale con i sindacati della scuola (anche se a quanto si dice quattro dei cinque sindacati rappresentativi avrebbero già informalmente concordato un’intesa con il governo sui contenuti del provvedimento).

Occorrerà quindi attendere l’intesa formale sindacati-Miur anche per conoscere, fuori da qualsiasi dubbio, se le nomine verranno effettuate ogni anno su tutti i posti vacanti e disponibili o no. In caso affermativo vi saranno, per docenti e ATA, 65 mila immissioni in ruolo già quest’anno e 30/35 mila per ciascuno dei due anni successivi. In caso contrario quei 65mila dovranno bastare per l’intero triennio, anche se tutto fa pensare che sia fondata la prima ipotesi dei 65mila subito.