Sorpresa all'esame delle medie: «Penalizza i ragazzi». E per l’anno prossimo si pensa al «quizzone» Lorenzo Salvia Il Corriere della Sera, 30.5.2011 ROMA— «In linea di principio è giusto che le due lingue straniere abbiano la stessa dignità. Ma lo dovevano dire prima e non mi sembra opportuno appesantire ancora un esame già molto complesso». Giorgio Rembado è il presidente dell’Associazione nazionale presidi. E non è l’unico ad avere qualche dubbio sulle nuove modalità dell’esame di terza media. A soli venti giorni dall’inizio delle prove il ministero dell’Istruzione ha aggiunto con una circolare un nuovo scritto, quello per la seconda lingua straniera. Finora erano le singole scuole a scegliere come comportarsi: per il francese, lo spagnolo o il tedesco potevano limitarsi alla prova orale, oppure fare uno scritto unico insieme a quello di inglese, o ancora prevedere uno scritto separato. Adesso il ministero «ravvede l’opportunità» che quest’ultima strada sia seguita da tutti. Che succederà? «In effetti non sappiamo come fare» dice Vito Pecoraro, preside dell’Istituto comprensivo di Carpi zona Nord. A marzo la sua scuola aveva deciso di fare uno scritto unico per le due lingue straniere. «Riconvocherò il consiglio d’istituto e vedremo. Avrebbero dovuto avvertirci prima, anche se questo ritardo non mi sorprende». Ma i dubbi del preside di Carpi non sono soltanto sui tempi: «Con questo scritto aggiuntivo, nel voto finale pesano sempre di più le prove d’esame rispetto a come il ragazzo è andato nei tre anni di scuola. Non mi sembra una buona idea» . Perplessità anche tra chi aveva già scelto la soluzione raccomandata adesso dal ministero. Dice Rossella Garuti, preside dell’Istituto comprensivo di Novi: «Avremmo comunque fatto due prove separate. Ma sarebbe stato molto meglio comunicare la decisione alla fine del primo quadrimestre, per dare tempo a tutti di prepararsi». Quello di terza media è un esame fatto in casa, l’impatto della novità potrebbe essere attutito dai professori, che sceglieranno e correggeranno la nuova prova. Ma non è questo il punto secondo Davide Guarneri, presidente dell’Age, tra le associazioni di genitori più attente all’istruzione. «I genitori non devono difendere i loro figli a tutti i costi ma qui, invece di valutare le scuole e gli insegnanti, si continuano a valutare solo gli studenti. È come se, quando un treno arriva in ritardo, si verifica la qualità dei passeggeri e non quella del capotreno o della motrice» . Anche lui è «sorpreso che una notizia del genere venga annunciata all'ultimo momento. Anche perché, come numero di prove, l’esame di terza media sta diventando più complesso della Maturità». Dal prossimo anno, però, le cose potrebbero cambiare ancora. Il ministero sta studiando il nuovo esame di terza media ed il carico complessivo dovrebbe essere alleggerito. In compenso saranno ampliati i test Invalsi, preparati non dai professori interni ma uguali per tutti. Non riguarderanno solo l’italiano e la matematica ma anche l’inglese e forse la seconda lingua. Le scuole, invece, prepareranno solo lo scritto di italiano e, se ci sarà, anche una terza prova simile a quella della maturità, con domande aperte in diverse materie. «Modifiche sono ancora possibili e siamo aperti ai suggerimenti» , spiega Max Bruschi, consulente del ministro Gelmini. Anche se il tempo stringe: per debuttare nel 2012 bisogna chiudere prima dell’estate. |