Consiglio Ue, meglio una scuola La Stampa, 16.5.2011
ROMA Il comitato ha concluso che gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero fissare delle soglie di esposizione a lungo termine alle onde emesse dai telefoni cellulari; introdurre una chiara etichettatura per i prodotti che emettono campi elettromagnetici, con informazioni sui rischi associati al loro utilizzo; vietare, appunto, i cellulari e le reti wireless nelle scuole; organizzare campagne di informazione rivolte ai bambini e giovani adulti sui rischi per la salute umana; dare impulso alla ricerca di sistemi di antenne meno pericolosi per i telefoni cellulari. Tutto ciò è in contraddizione con ciò che afferma l’Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale l’esposizione ai campi elettromagnetici comporta un rischio piccolo o inesistente per la salute umana. Ma, secondo il comitato Ue, è fondamentale intervenire subito per evitare di ripetere gli errori commessi quando le autorità sanitarie sono state lente nel riconoscere i pericoli dell’amianto, del fumo di tabacco e del piombo nella benzina. |