Bonus: un risarcimento
alla violazione dei diritti acquisiti

inviata dal Gruppo docenti precari dai diritti acquisiti lesi, 25.5.2011

Si continua a inveire contro quei colleghi che si sono sacrificati, scegliendo, nel 2007 la provincia in cui si sono inseriti, come se aver maturato punteggio, sacrificandosi a livello economico, affettivo e di salute e assicurando la continuità didattica, fosse una colpa.

Secondo le ultime statistiche la dispersione scolastica è in aumento pauroso e ciò è dovuto anche ai continui spostamenti di insegnanti, che gli alunni, spesso, subiscono in maniera traumatica.

In virtù di una legge, è stata fatta una scelta, e ora, ingiustamente, molti che insegnano da alcuni anni nella stessa scuola, portando avanti un programma, con degli alunni che hanno stabilito, con il proprio insegnante, una buona sintonia, si vedranno scavalcati da coloro che si trasferiranno. Questo porterà anche scompiglio e sbandamento nelle classi.

Un bonus a chi decide di rimanere nella propria scuola, considerando che ha subito dei danni, e la violazione dei propri diritti acquisiti, maturando un punteggio, in maniera molto più disagevole, in tutti i sensi, economici morali e di salute è il minimo del risarcimento. Risarcimento che va a salvaguardare innanzitutto la continuità didattica agli alunni, volta a garantire quella stabilità del rapporto docenti/alunni fondamentale per il successo formativo dei suddetti, e sancito dalla Costituzione.

Riteniamo valida e saggia la proposta dell’Onorevole Pittoni, che tende da una parte, a limitare il danno procurato per diritti acquisiti lesi, e, dall’altro, a tutelare il diritto degli alunni alla continuità didattica.

 

Gruppo docenti precari dai diritti acquisiti lesi