“Adolescenza e disagio scolastico”: di A.G. La Tecnica della Scuola, 19.5.2011 Il disagio dello studente viene spesso erroneamente considerato una conseguenza di relazioni sociali, familiari, infelici: in non pochi casi il ragazzo appare così un individuo inferiore dal punto di vista cognitivo. Favorendo anche l’abbandono scolastico. Per fornire un’adeguata informazione in materia e strumenti efficaci di prevenzione, sabato 21 Maggio presso l’ITC “Buonarroti” di Arezzo è stato organizzato un incontro. Spesso il disadattamento altro non è che la conseguenza di uno svantaggio latente o manifesto di ordine affettivo, cognitivo e relazionale. Lo sanno bene i docenti di sostegno, come molti di quelli curricolari, se non altro per le esperienze accumulate negli anni. Ma non sempre il disagio di uno studente viene considerato una conseguenza di relazioni sociali, spesso familiari, infelici o comunque negative: in non pochi casi al ragazzo viene affibbiata l’etichetta di individuo inferiore dal punto di vista cognitivo. Si tratta di un individuazione che, seppure errata, spesso in ambito scolastico viene confermata da difficoltà psicopedagogiche di vario genere che, se non fronteggiate in tempi brevi, possono dare l’avvio a forme di disadattamento o di disagio scolastici. Solitamente, questa collocazione poco vantaggiosa relega il soggetto in una posizione gregaria e subalterna anche nei confronti del gruppo classe. È bene sapere che la condizione sociale di svantaggio non sempre è legata ad un disturbo fisico o psichico, ma potrebbe trarre origine da occasioni di mancanza economica, affettiva, culturale e sociale. Strettamente correlati con il disagio scolastico è il fenomeno della dispersione. Questa è un fenomeno complesso, oltre che per la pluralità di cause che lo determinano, anche per il modo in cui si manifesta. Con il termine “dispersione” ci si riferisce all’insieme dei fattori che prolungano o interrompono il normale percorso scolastico come: mancati ingressi; evasione dell’obbligo; frequenze irregolari; bocciature; ripetenze; abbandoni, vale a dire tutti quei fenomeni che modificano il normale svolgimento del percorso scolastico di uno studente. Quindi non sempre dispersione”è sinonimo di abbandono, ossia di interruzione di frequenza. Tuttavia, gli insuccessi scolastici (il cui indicatore primario è rappresentato da bocciature e ripetenze), specie se reiterati, sono spesso una delle cause dell’allontanamento dei ragazzi dalla scuola.
Per fornire un’adeguata informazione in materia e strumenti efficaci
di prevenzione di queste problematiche giovanili, sabato 21 Maggio
alle ore 10 presso l’ITC “Buonarroti” di Arezzo, in Piazza della
Badia 2, l’Associazione Genitori A.Ge. Toscana e la Consulta
Provinciale dei Genitori di Arezzo hanno organizzato l’incontro
“Adolescenza e disagio scolastico”. La partecipazione
all’iniziativa, a cui sarà presente la psicologa Veronica Andreini,
in veste di esperta, è gratuita e aperta a tutti. |