Nomine in ruolo retrodatate da Tuttoscuola, 25.5.2011 In attesa della conversione del decreto legge 70/2011 che all’art. 9, oltre a prevedere la triennalità di durata delle graduatorie ad esaurimento, dispone la retrodatazione di una quota di nomine in ruolo al 2010 secondo le graduatorie allora vigenti, continua il dibattito a distanza sulla effettiva natura delle graduatorie da utilizzare. Verranno utilizzate le vecchie graduatorie, così come risultavano prima della sentenza della Consulta sugli inserimenti a pettine oppure quelle aggiornate per intervento del commissario ad acta? Non si tratta di una differenza da poco. E non è detto che gli effetti dell’intervento del commissario ad acta siano già terminati, perché l’Anief sta sostenendo ricorsi di altri precari per avvalersi della sentenza della Consulta, mentre da più parti (sindacati, politici) si sollecita il Tar Lazio a pronunciarsi chiaramente in merito con la segreta (ma non troppo) speranza di poter fermare il commissario ad acta e i conseguenti ulteriori inserimenti a pettine nelle graduatorie. Nel marzo scorso, a quanto ci risulta, il Tar si è riunito per trattare la questione, ma non si conoscono eventuali decisioni assunte. Resta il fatto, come ha ricordato anche Tuttoscuola, che lo stesso Tar ha riconosciuto già a febbraio la propria non competenza a trattare questioni relative all’organizzazione del lavoro. Nell’occasione la pronuncia (sentenza n. 1556) non era stata propriamente una impugnativa sugli inserimenti a pettine in graduatoria, bensì sull’attribuzione di un punteggio aggiuntivo. Con quella pronuncia il Tar aveva, comunque, dichiarato la manifesta inammissibilità del gravame, per difetto di giurisdizione trattandosi di controversia concernente una graduatoria non costituente procedura concorsuale ed in quanto tale di competenza del giudice ordinario in conformità ai criteri adottati dal giudice della giurisdizione (Cassazione sentenza n.22805/2010)”. Nonostante tale incompetenza implicitamente dichiarata, il commissario ad acta ha ripreso la sua attività costringendo gli aggiornamenti delle graduatorie. La questione, con tutta probabilità, verrà affrontata al momento delle nomine in ruolo, a meno che qualche emendamento di interpretazione autentica integri il decreto legge 70/2011 in fase di conversione in Parlamento. |