Contributi per paritarie:
precedenza alle scuole senza fini di lucro

Lo prevede un decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale

da Tuttoscuola, 24.5.2011

I contributi dello Stato per le scuole paritarie per l'anno 2010/2011 verranno erogati "in via prioritaria" alle scuole che svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che comunque non sono legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate.

Lo stabilisce il decreto del ministro dell'Istruzione Gelmini, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Le scuole paritarie senza fini di lucro sono quelle gestite da: 1) associazioni riconosciute di cui agli articoli 14 e seguenti del codice civile; 2) associazioni non riconosciute di cui agli articoli 36 e seguenti del codice civile, il cui atto costitutivo e/o statuto risulti da atto pubblico o da scrittura privata registrata; 3) fondazioni di cui agli articoli 14 e seguenti del codice civile; 4) enti ecclesiastici di confessioni religiose con cui lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese; 5) altre istituzioni di carattere privato di cui all'articolo 1 del dpr 361/2000; 6) imprese sociali di cui al dlgs 155/2006; 7) enti pubblici; 8) cooperative a mutualità prevalente di cui agli articoli 2511 e seguenti del codice civile; 9) cooperative sociali di cui alla legge 381/1991.

Per le scuole dell'infanzia paritarie le risorse saranno così ripartite: 20% a tutte le scuole funzionanti sul territorio regionale; 80% alle scuole senza fini di lucro sul territorio regionale.

Per le scuole primarie paritarie convenzionate il contributo annuo considererà i seguenti elementi:1) numero di classi con una composizione minima di dieci alunni ciascuna; 2) numero di ore di sostegno per gli alunni disabili; 3) numero di ore di insegnamento integrativo necessarie per alunni in difficoltà di apprendimento.

Per le scuole secondarie di primo e secondo grado paritarie le risorse saranno così ripartite: il 20% a tutte le scuole funzionanti sul territorio regionale; l'80% fra tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado senza fini di lucro.

Il decreto prevede un contributo annuale per ogni alunno con handicap certificato.