La non novità della seconda prova scritta da Tuttoscuola, 31.5.2011 Nel 2005 sosteneva lo scritto della seconda lingua straniera all’esame di licenza poco più del 26% dei candidati. L’anno scorso ha sostenuto la prova scritta della seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo o tedesco), circa l’82% dei ragazzi. Quest’anno sarà il 100% a sostenere lo scritto della seconda lingua, come ha previsto la circolare n. 46/2011 che ha definitivamente chiuso la fase di graduale generalizzazione di quella prova all’esame di Stato alla fine del 1° ciclo, iniziata nel 2007, dopo che l’insegnamento della seconda lingua comunitaria era diventata obbligatoria ad ogni effetto, accanto all’insegnamento dell’inglese. Ieri sera un breve servizio a questa quasi novità è stato dedicato dal TG1 che nelle interviste a docenti e studenti non ha registrato sorprese o proteste. Studenti e insegnanti hanno ricordato, infatti, come per tutto il triennio della scuola secondaria di I grado vi sia stata la consuetudine all’esercitazione scritta anche nella seconda lingua. Nessuna paura, dunque. Piuttosto a spaventare un po’ i ragazzi è l’Invalsi, come viene chiamata la prova scritta nazionale predisposta, su incarico ministeriale, dall’Istituto di Frascati che da alcuni anni predispone i test per le prove scritte di italiano e matematica. Per quella prova invece - ha ricordato qualche ragazzo al Tg1 - sarà difficile contare sulla benevolenza dei professori. A proposito di Invalsi, c’è da ricordare che nei mesi scorsi da ambienti vicini al ministro Gelmini è stata avanzata l’ipotesi che in futuro tra le prove nazionali predisposte dall’Istituto vi possa essere anche quella scritta di inglese, prospettando, quindi uno spostamento del peso valutativo dell’esame verso l’esterno. Per quest’anno, però, i commissari interni, con il secondo scritto di lingua straniera, segnano un punto a loro favore. |