PROTESTE

Scrutini di fine anno a rischio
Sindacati di base minacciano sciopero

Cobas e Unicobas hanno scelto la stessa modalità di protesta dell'anno scorso per dire ancora una volta 'basta' alla politica del governo sull'istruzione

 la Repubblica 29.5.2011

ROMA - Vogliono dire ancora una volta 'basta' alla politica del governo sull'istruzione. Così, per il secondo anno consecutivo, i sindacati di base della scuola, Cobas e Unicobas, attueranno lo sciopero degli scrutini. Poiché la legge in vigore prevede che anche con un solo scioperante i consigli di classe di fine anno vanno rimandati (lo scrutinio si deve svolgere con il numero di docenti cosiddetto 'perfetto'), la decisione produrrà non pochi disagi, costringendo i dirigenti scolastici a riconvocare in fretta le riunioni e a portarle a termine solo alla terza occasione (l'adesione allo sciopero degli scrutini è consentita al massimo per due convocazioni consecutive).

I motivi della contestazione sindacale - che lo scorso anno determinò lo slittamento di oltre 20mila scrutini finali - sono stati spiegati da Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas: "Sarà uno sciopero contro la scuola-miseria, per la cancellazione dei tagli degli organici, l'assunzione dei precari su tutti i posti vacanti e disponibili, l'apertura immediata della trattativa per il contratto con adeguati aumenti salariali, l'inserimento nella Finanziaria delle somme per la restituzione degli scatti di anzianità scippati, contro lo strapotere dei presidi-padroni, per la restituzione a tutti del diritto di assemblea", ha spiegato il rappresentante Cobas.

Il sindacalista di base ha annunciato, inoltre, che lo sciopero punterà a convincere le istituzioni scolastiche a dire la parole fine alla "pratica illegale dei quiz Invalsi in orario di lezione, l'eliminazione degli indovinelli nell'esame di terza media e per impedire l'introduzione dei quiz anche nell'esame di maturità delle superiori dal prossimo anno, come minacciato dalla Gelmini".

In quasi tutte le regioni italiane lo sciopero si svolgerà il 14 e 15 giugno: a causa dei differenti calendari di chiusura dell'anno scolastico, l'astensione dagli scrutini verrà anticipata però di alcuni giorni nelle Marche e in Puglia, dove lo sciopero è stato fissato per il 9 e 10 giugno, ed anche in Veneto (10 e 11 giugno). Gli ultimi scrutini ad essere in pericolo saranno quelli della Liguria e della Provincia di Bolzano, dove lo sciopero è stato programmato per il 16 e 17 giugno.

Non tutti i docenti potranno però aderire alla mobilitazione estiva: "a causa delle normative sul diritto di sciopero - ha spiegato l'Unicobas - sono escluse le classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, negli esami di qualifica negli istituti professionali o relativi alle licenze di maestro d'arte negli istituti d'arte, nonché le attività relative agli esami di idoneità e le classi impegnate negli esami di licenza media".