Scuola

 Famiglia Cristiana boccia Pdl
su revisione libri storia

Ma i cattolici poco rappresentati e tradizionalisti sovra-esposti

 TM news, 3.5.2011

Roma, 3 mag. (TMNews) - 'Famiglia Cristiana' di questa settimana boccia, con un articolo del padre gesuita Giovanni Sale, la proposta di diciannove deputati del Pdl guidati da Gabriella Carlucci di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta per esaminare l'imparzialità dei libri di testo scolastici.

"Nonostante gli inevitabili limiti presenti nei libri di testo, non tocca alla classe politica 'riscrivere' la storia sulla base di interessi di parte", scrive Sale, redattore dell'autorevole 'Civiltà Cattolica'. "Neppure nei momenti più duri della storia della Repubblica, come ad esempio negli Anni di piombo", scrive padre Sale "si giunse a proporre iniziative così limitative della libertà di insegnamento, che è un principio tutelato dalla nostra Costituzione".

Padre Sale, peraltro, scrive che gli autori di "sinistra" - "generalmente studiosi di notevole serietà e levatura" - hanno però avuto "un ruolo per così dire preponderante" nel mondo della cultura. "Per questo alcune prospettive critiche messe a punto dagli storici di matrice cattolica (Scoppola, De Rosa, Rumi) hanno avuto difficoltà a entrare". Non solo: "Altro limite di questi testi è di usare due pesi e due misure quando si tratta di condannare i crimini commessi da nazisti e fascisti e quelli altrettanto deprecabili commessi dal comunismo di marca leninista e staliniana". Tuttavia, "la cultura storica prodotta in questi ultimi decenni dalla destra risulta per molti versi improponibile, sia per mancanza di rigore critico nella ricerca sia per le posizioni apertamente e a volte provocatoriamente revisioniste da essa assunte". Infine, "la cultura cattolica è oggi nella scuola italiana poco rappresentata, anche se conta studiosi seri e competenti. Purtroppo - aggiunge Sale - coloro che spesso vengono citati, sono quelli di indirizzo tradizionalista, molto corteggiati dalla stampa laica, che per la faziosità delle loro posizioni fanno poco onore alla causa cattolica che dicono di voler difendere".