Legge 440: le scuole aspettano
ancora i soldi del 2010

di R.P. La Tecnica della Scuola, 29.5.2011

La direttiva era stata firmata nel novembre scorso, ma a tutt'oggi non si sa nulla dei fondi destinati alle scuole (30 milioni su un totale di 127). Già erogati i fondi per l'istruzione domiciliare e per le scuole paritarie.

Che fine hanno fatto i fondi a sostegno dei processi dell’ autonomia scolastica previsti della legge 440 del 1997?

Il percorso del provvedimento si è esaurito da diversi mesi tanto è vero che una piccola parte degli stanziamenti è già stata erogata (per esempio sono arrivati a destinazione i fondi per la Scuola in ospedale e per l’istruzione domiciliare, ma della parte più cospicua e cioè di quella destinata direttamente alle scuole non si sa davvero nulla).

La direttiva ministeriale (la n. 87 dell’8 novembre) prevedeva un impegno di spesa complessivo di poco meno di 127 milioni di euro di cui una trentina al massimo riservati alle singole istituzioni scolastiche (in pratica circa 4 euro per ciascun alunno, un’inezia rispetto alle reali esigenze delle scuole).

Negli ultimi anni i fondi sono stati trasferiti alle scuole con sempre maggior ritardo, ma questa volta si sta superando ogni record (negativo).

Siamo infatti alla fine dell’anno scolastico 2010/2011 e le scuole devono ancora ricevere il finanziamento relativo al 2010; quando arriverà potrà essere dunque utilizzato per il prossimo anno scolastico.

In realtà è il meccanismo stesso di erogazione che produce simili ritardi.

La legge prevede infatti che ogni anno il Ministro predisponga uno schema di direttiva da sottoporre al parere delle Commissioni parlamentari e che solo successivamente possa essere emanata la direttiva definitiva.

In questa circostanza i tempi parlamentari erano stati rispettati (Camera e Senato si erano espressi già in estate) e anche la direttiva era stata emanata tardivamente, ma comunque nei tempi consueti.

Fino a 3-4 anni fa i fondi venivano preannunciati alle scuole nei mesi di ottobre-novembre in modo da permetterne l’inserimento nel bilancio dello stesso anno di riferimento.

Poi, poco per volta, i tempi si sono dilatati fino ad arrivare alla situazione paradossale di quest’anno: siamo al termine del 2010/2011 e le scuola non conoscono ancora le cifre dell’anno precedente. In compenso già nel mese di febbraio il Ministero aveva dato disposizioni perché alle scuole paritarie fossero erogate le somme previste dalla direttiva (5milioni di euro).