Invalida gli Invalsi! Martedì 10 maggio’011 il collettivo Utòpia invita a boicottare i test, così come i Precari della scuola che inoltre diffondono un appello contro l’Invalsi che mette alla porta alunni disabili e insegnanti di sostegno. da Zic.it, maggio 2011 Ecco 7 buoni motivi per invalidare i test Invalsi: 1) Nonostante siano stati sostenuti da governi di diverso schieramento e decantati dai giornali, numerosi sono gli studi che ne dimostrano la scarsa validità scientifica; NESSUNO NE HA MAI PARLATO! 2) L’obbligatorietà del test, che viene via via estesa a tutti i livelli della scuola italiana, unita alla tracciabilità del test (che dunque non è anonimo) rendono l’INVALSI un ottimo metod…o per ottenere una schedatura di massa, che seguirà lo studente dai primi anni di scuola fino alla fine del suo percorso di studi. 3) La didattica della scuola dovrebbe essere flessibile, individualizzata e pianificata secondo le necessità degli alunni. Attraverso il test INVALSI si punta ad uniformare il sapere: solo il fascismo era riuscito ad imporre un modello di istruzione unico su tutto il territorio nazionale. 4) L’INVALSI esaspera non solo la competizione fra docenti all’interno dell’istituto, ma anche tra le diverse scuole che vorranno accaparrarsi il maggior numero di studenti. È chiaro come tale pratica non sia volta al miglioramento dell’offerta didattica, ma all’incentivazione della competitività, basata sulla ricerca del premio di merito, che diventa il fine ultimo dell’istituzione Scuola, a discapito della crescita culturale e umana di studenti e studentesse. 5) I risultati delle prove dei ragazzi disabili sono elaborati in maniera differente al fine di non incidere sul valore medio dell’istituto, e quindi la disabilità non rientra nei criteri di valutazione INVALSI; ne consegue che, in un sistema di valutazione basato su tale test, gli invalidi non sono minimamente contemplati, risultando del tutto invisibili. 6) Il test INVALSI non è assolutamente utile a misurare “la buona didattica” ne “il buon insegnante”, perché le capacità di coinvolgere, motivare e ispirare non si valutano! 7) Il test INVALSI non è assolutamente utile a misurare “il buon apprendimento” o le capacità di uno studente o studentessa, poichè IL NOSTRO SAPERE NON STA DENTRO I LORO RIQUADRI. Per questo è necessario boicottare il test INVALSI, ennesimo attacco che la scuola pubblica è costretta a subire, dalle elementari alle superiori. Il tentativo si è spinto fino al punto di voler proporre l’INVALSI come prova d’esame anche alle superiori, come già da qualche anno avviene nelle scuole medie.
Dimostriamo ancora una volta che non siamo disposti a svendere il
nostro futuro e la nostra istruzione!
In merito alle prove INVALSI stabilite per il corrente anno scolastico
nelle date del 10, 11, 12 e 13 maggio, il Gruppo Coordinamento
Precari di Bologna invita a prestare attenzione alla Nota del 30
dicembre 2010, Prot. N. 3813 nel passaggio che interessa il presente
scritto e recita testualmente: La valutazione riguarderà obbligatoriamente tutti gli studenti delle predette classi delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie. Per snellire e facilitare le operazioni di trasmissione dei risultati è essenziale la collaborazione degli insegnanti in tutte le diverse fasi della procedura secondo le modalità che saranno successivamente comunicate dall’INVALSI ( omissis)” Rilevato che le circolari non sono fonti vincolanti di diritto a fortiori tale discorso deve esser esteso alle semplici note, le quali interpretano la legge e possono prevedere modalità applicative, ma non sono vincolanti e quindi possono far sorgere diritti o obblighi. Visto il CCNL applicato del Comparto Scuola (in particolare artt. 26, 28, 29 e 30 riguardo alla funzione docente e agli obblighi del docente letti in correlazione con l’articolo 33 della Costituzione e l’articolo 395 del Testo Unico Scuola, nonché l´art. 52 del DLgs 165/2001, e considerato che la valutazione rientrante tra le attività funzionali del docente è unicamente quella correlata all’attività didattica e non alla valutazione statistica (v. Invalsi), che nulla ha a che vedere con il concetto di valutazione ordinaria dell’attività didattica in essere), INVITIAMO I COLLEGHI DOCENTI a non manifestare né direttamente né indirettamente la propria disponibilità oraria e lavorativa per la somministrazione e la correzione delle prove INVALSI, né la collaborazione, che è su base meramente volontaria, per l’effettuazione delle suddette prove.
|