Scuola primaria. da Tuttoscuola, 28.7.2011 Le rilevazioni degli apprendimenti nella scuola primaria ha riguardato complessivamente 1.135.618 alunni delle seconde e quinte classi (60.711 classi in tutto) delle scuole statali e paritarie. Da questi è stato scelto un campione di 3.540 classi per un totale di 70.792. Da quel campione l’Invalsi ha tratto la pubblicazione dei primi dati delle rilevazioni. Nelle seconde classi di scuola primaria gli alunni sono risultati più bravi in italiano (media del 69,2% di risposte esatte) che in matematica (60,3%). Emerge un quadro abbastanza uniforme in termini di risultati ottenuti, sia per l’Italiano sia per la Matematica. L’unica area geografica del Paese che consegue risultati significativamente diversi dalla media nazionale e limitatamente alla prova di Italiano, in questo caso più bassi, è quella delle Isole con la Sicilia al 61,7% di risposte esatte. L’Umbria raggiunge il 72,5% in italiano, la Basilicata il 63,8% in matematica. In italiano meglio le alunne dei maschi; in matematica il contrario. La rilevazione riferita sempre alle seconde classi ha messo in evidenza anche i dati delle prove esatte degli alunni anticipatari rispetto a quelli regolari. Il risultato merita indubbiamente attenzione, perché evidenzia, nella media nazionale, un livello non fortemente differenziato (69,5% per i regolari, 68,3% per gli anticipatari), ma in alcune regioni (Puglia, Campania, Molise, Abruzzo, Umbria e Toscana) fa emergere nettamente un miglior livello di alunni in anticipo. Nelle classi quinte della scuola primaria si conferma la forbice tra esiti dei test di italiano (73,1% rispetto a quelli di matematica (68,4%). I ragazzi piemontesi e umbri raggiungono in italiano il 75,5% di risposte esatte; in matematica i migliori risultati sono degli alunni delle Marche (71,7%) seguiti, ancora una volta, da quelli dell’Umbria (71,6%). In modo generalizzato in tutte le regioni le ragazze confermano risultati migliori di quelli dei ragazzi in italiano (73,4% contro il 72,9%), mentre in matematica i maschi fanno meglio mediamente delle femmine (69,1% contro il 67,7%). Per quanto riguarda gli alunni stranieri emerge la loro criticità già rilevata nelle seconde classi. Nelle quinte classi ci sono dieci punti di differenza nella percentuale di risposte esatte tra italiani e stranieri; il gap si dimezza per gli stranieri di seconda generazione nati in Italia. |