Parola di Giulio Tremonti: di Lucio Ficara, 11.9.2011 Ho sempre pensato che l’essere cretino e uomo di potere non sia inconciliabile. Nella mia vita ho conosciuto diversi uomini potenti o comunque persone di comando, e dopo averli sentiti ragionare mi sono chiesto: ”come sono arrivati a tale livello di potere?”, mi sono anche chiesto: ”E’ possibile che si siano rincretiniti dopo aver assunto importanti ruoli di responsabilità ?” Stupidità e comando sono, purtroppo, un binomio diffuso e devastante per la nostra malmessa società italiana. La nostra società è troppo poco meritocratica e fin troppo clientelare, quindi non è raro assegnare posti di potere e ruoli di comando a individui raccomandati e cretini. Contestare questo mio asserto può significare solamente due cose: o vivere su Marte e quindi avere l’incapacità di leggere la realtà delle cose, oppure essere appartenente alla categoria dei cretini raccomandati e quindi rifiutare automaticamente il mio asserto. Da qualche giorno è anche ufficiale, dando ragione alla mia tesi, il fatto che nel governo Berlusconi ci sono addirittura ministri “cretini”. La fonte è autorevole , di massimo rilievo e assolutamente vera, si tratta del On. Giulio Tremonti. Poiché in questo momento storico di forte sofferenza per il nostro Paese, ci sono i soliti “cretini” che pensano solamente al loro posto di comando e a mantenere i loro privilegi, che un sistema meritocratico non avrebbe concesso, mi piace citare due aforismi di Leonardo Sciascia sui “cretini”, ma anche sull’intelligenza, che trovo molto attuali: “È ormai difficile incontrare un cretino che non sia intelligente e un intelligente che non sia un cretino e dunque una certa malinconia, un certo rimpianto, tutte le volte ci assalgono che ci imbattiamo in cretini adulterati, sofisticati. Oh i bei cretini di una volta! Genuini, integrali. Come il pane di casa. Come l'olio e il vino dei contadini”. “Si è così profondi, ormai, che non si vede più niente. A forza di andare in profondità, si è sprofondati. Soltanto l'intelligenza, l'intelligenza che è anche «leggerezza», che sa essere «leggera», può sperare di risalire alla superficialità, alla banalità”. Nella scuola italiana, nelle università e nel mondo della conoscenza in genere risiedono ancora uomini intelligenti e di buon senso che potrebbero sostituire tutti i “cretini” di destra e di sinistra che stanno facendo precipitare l’Italia in un baratro da cui poi non sarà facile uscirne. Il problema del nostro Bel Paese è che il binomio stupidità – posto di comando è divenuto la regola e non la normale eccezione. Questo accade anche nelle istituzioni più semplici come la scuola, dove può capitare che docenti geniali e apprezzatissimi devono trovarsi a combattere contro Dirigenti incompetenti e stupidi. Bisognerebbe pensare seriamente di mettere nei posti di comando e di potere persone riconosciute oggettivamente intelligenti, competenti , che abbiamo nel loro codice identificativo l’etica della responsabilità e non raccomandati incompetenti. Al binomio stupidità – comando, bisognerebbe trovare il modo di sviluppare un trinomio formato da intelligenza – saggezza- responsabilità. Intanto avendo il governo riconosciuto la propria stupidità e facendo emergere ogni giorno un degrado morale senza precedenti, attendiamo speranzosi e carichi di illusioni un atto di grande intelligenza. Lucio Ficara lucio.ficara@fastwebnet.it |