Sperimentazione merito:
no di Flc-Cgil e Gilda

da Tuttoscuola,  12.7.2011

La Flc Cgil non ha sottoscritto il contratto integrativo sulla sperimentazione relativa al merito del personale docente, coerentemente con la posizione assunta in questi mesi di non condivisione dei contenuti dei due progetti e del metodo con il quale sono stati attuati.

Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, così motiva la decisione del suo sindacato, dopo la riunione svoltasi al Ministero il 12 luglio: “In una fase in cui i contratti per tutti i pubblici dipendenti sono bloccati fino al 2014 e la scuola è vessata da tagli drammatici, una operazione di questa natura è paradossale. Il fallimento dei progetti messi in campo dal Ministro è stato evidente in questi mesi, viste le enormi difficoltà incontrate per trovare scuole e docenti disponibili ad aderire alle sperimentazioni. Il tema della valorizzazione del personale non può essere affrontato con approssimazione, con risorse inadeguate e soprattutto in assenza del rinnovo del contratto nazionale, unica sede per avviare un percorso serio di valorizzazione”.

Inoltre, la Flc Cgil chiede che nell’incontro del 13 luglio, convocato dal Governo a Palazzo Chigi sul precariato della scuola, siano date precise garanzie sulla copertura di tutti i posti liberi nel triennio, a partire dagli oltre 65 000 disponibili già da quest’anno. La Flc “non intende penalizzare i diritti dei precari ma è disponibile a ricercare tutte le soluzioni che favoriscano la loro stabilizzazione”.

Anche la Gilda degli Insegnanti dice no alla sperimentazione del merito dei docenti. “Non abbiamo firmato il contratto integrativo riguardante il merito dei docenti - spiega una nota del sindacato dopo il vertice che si è tenuto il 12 luglio al ministero dell'Istruzione - perchè non condividiamo il tipo di sperimentazione, che consideriamo privo di serietà, avviato in alcune scuole dal ministero dell'Istruzione”.

“Inoltre - aggiunge la Gilda - riteniamo inaccettabile il modus operandi di viale Trastevere: la contrattazione con i sindacati deve essere condotta prima e non dopo. Nonostante la contrarietà dimostrata dal mondo della scuola, che ha costretto il Miur a partire con una terza sperimentazione pur di trovare insegnanti disponibili, si è preferito procedere a testa bassa con un progetto carico di forzature”.