Educazione civica e test di italiano
necessari per il permesso di soggiorno

da Tuttoscuola,  28.7.2011

Il Consiglio dei ministri ha approvato l'accordo di integrazione "tra lo straniero e lo Stato" che prevede un sistema di crediti. Lo riferisce il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

I destinatari dell'accordo, che dura 2 anni, sono gli stranieri che entrano per la prima volta nel territorio italiano e viene stipulato in automatico allo sportello unico o in Questura contestualmente alla presentazione della domanda di permesso di soggiorno.

Gli impegni che si richiedono allo straniero sono: "Acquisire la conoscenza di base della lingua italiana parlata e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali, assolvere il dovere di istruzione dei figli minori. Conoscere l'organizzazione delle istituzioni pubbliche e rispettare i principi della Carte dei valori della cittadinanza e dell'integrazione".

Lo Stato sostiene il processo di integrazione attraverso "l'assunzione di ogni idonea iniziativa e comunque, entro tre mesi dalla stipula dell'accordo, assicura allo straniero la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia, a cura dello sportello unico, di durata tra le 5 e le 10 ore".

Il monte dei crediti è di 16 punti, di cui 15 possono essere sottratti in caso di mancata frequenza alla sessione di formazione civica. I crediti possono essere decurtati anche per una condanna penale e gravi illeciti. In caso di assenza di idonea documentazione, un mese prima della scadenza del biennio, lo straniero può svolgere un apposito test, a cura dello sportello unico, inerente alla conoscenza della lingua e della cultura civica.