DOCENTI
Graduatorie di Roma "invase" dal sud Con i superpunteggi ottenuti in alcune regioni del meridione, sono molti i docenti del sud nelle liste di assunzione della Capitale. E i professori romani si rivolgono a un senatore del Carroccio la Repubblica 22.7.2011 ROMA - Graduatorie di Roma piene di docenti esterni pronti, in forza dei superpunteggi di alcune regioni del Sud, a soffiare il posto agli insegnanti della Capitale. E questi chiedono aiuto all'orecchio più sensibile, quello della Lega Nord. Una delegazione di docenti romani ha incontrato il senatore Pittoni, capogruppo del Carroccio in commissione Istruzione del Senato, particolarmente attivo sul fronte dei precari, domandando supporto. E' lo stesso senatore a raccontare i contenuti dell'incontro: "I controlli sui titoli sono scarsi per non dire nulli, gli insegnanti capitolini chiedono quindi di essere agevolati nell'accesso agli atti per individuare eventuali punteggi dubbi dei nuovi arrivati, così da poter presentare subito ricorso salvando il posto. Inoltre, i docenti di Roma vogliono garanzie sull'applicazione dell'articolo 9, comma 17, del decreto Sviluppo, che prevede "la retrodatazione giuridica dall'anno scolastico 2010-2011 di parte delle assunzioni di personale docente, e Ata sulla base dei posti vacanti e disponibili relativi al medesimo anno scolastico 2010-2011". Obiettivo è l'immissione in ruolo di un contingente di insegnanti attingendo dalle liste dell'anno scolastico 2010/2011. Per non aggiungere al danno della riapertura delle graduatorie anche la "beffa della stabilizzazione soffiata da chi dispone di punteggi particolarmente elevati, questione tutta da approfondire", spiega Pittoni. In certe aree pare ne siano in possesso anche docenti relativamente giovani, a coloro ai quali nel 2007 lo Stato ha chiesto di fare una precisa scelta di vita impegnandosi a sviluppare la propria attività professionale in un dato territorio. La risposta del senatore leghista non si è fatta attendere: "Alcune norme - ha detto Pittoni - da noi fatte inserire nel decreto Sviluppo, come l'aggiornamento delle graduatorie ogni 3 anni invece che due e l'obbligo di permanenza una volta in ruolo di 5 anni invece che tre senza poter chiedere l'assegnazione provvisoria, hanno limitato i trasferimenti al Nord, ma non hanno potuto impedire l'invasione delle regioni del Centro e di Roma in particolare. La norma cui fanno riferimento gli insegnanti romani, pure questa suggerita da noi e concordata con il ministro Gelmini, apre comunque la strada all'utilizzo delle liste precedenti all'aggiornamento, per i prossimi inserimenti in ruolo. Ci batteremo con tutti i mezzi affinché diventi operativa". "Abbiamo inoltre subito segnalato alla Direzione generale per il personale - ha concludo Pittoni - le difficoltà nell'accesso ai dati di chi si sta spostando. Il risultato è una circolare del Miur trasmessa a tutti gli Uffici scolastici regionali". La circolare invita ad "allertare i responsabili degli Uffici territoriali affinché predispongano i fascicoli dei docenti trasferiti da altre Province, al fine di consentirne la visione in caso di richieste di accesso da parte di contro interessati. Si raccomanda altresì di sensibilizzare i suddetti Uffici affinché le istanze presentante ai sensi della Legge 241/90 siano soddisfatte nei termini di legge predisponendo, ove occorra, piani di supporto per l'espletamento delle attività necessarie". |