Errori nei test di valutazione.
Nel Regno Unito

da Tuttoscuola, 1.7.2011

Errare è umano, come si sa. E se c’è un dio che sovraintende alle prove di valutazione, deve essersi divertito parecchio, in questo periodo, a scapito di quei soggetti ai quali i dicasteri dell’istruzione affidano, nei diversi paesi europei, l’elaborazione e la diffusione nelle scuole delle prove.

Dopo le accuse rivolte all’Invalsi per le imprecisioni rilevate in occasione della prova nazionale per l’esame di licenza nella scuola secondaria di primo grado, ora emergono in Gran Bretagna alcuni particolari su errori, forse più sostanziali, pescati nei test delle prove a cui i maturandi britannici sono stati sottoposti in questo stesso periodo.

Ora che le procedure valutative sono terminate in tutte le scuole, l’Ofqual, l’organismo britannico omologo dell’Invalsi, in un comunicato apparso oggi sul proprio sito (www.ofqual.gov.uk), informa che avvierà a breve un’indagine conoscitiva. L’obiettivo, oltre capire come siano state possibili le sviste, è soprattutto quello di rassicurare studenti e famiglie che l’accaduto non comporterà un’erronea valutazione delle prove.

Gli errori, finora una decina in quattro sedi di esame, sono stati rilevati in Inghilterra e Irlanda del nord e hanno trasformato alcuni quesiti in un vero incubo per gli studenti che si sono trovati davanti domande a cui era impossibile fornire una risposta. La stampa britannica ha pubblicato alcuni dei quesiti incriminati e ha dato spazio ad associazioni di studenti e genitori che hanno lamentato il carico di stress aggiuntivo conseguente alla difficoltà di terminare le prove entro il tempo stabilito.

Mentre l’Ofqual avvia la doverosa indagine, i suoi portavoce chiedono ammenda, ricordando però che l’elaborazione delle prove di valutazione, su scala nazionale, rappresenta un grosso impegno e abbisogna di una macchina organizzativa complessa, capace di sfornare oltre 60mila quesiti l’anno.