Il decreto 70 sullo sviluppo è legge Approvato ieri da Palazzo Madama da Tuttoscuola, 8.7.2011 Il Senato ieri ha dato il via libera definitivo alla conversione del decreto legge 70/2011 sullo sviluppo, già approvato, con modificazione, dalla Camera. Se ne attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per dare attuazione ad alcuni altri provvedimenti amministrativi urgenti, quali, ad esempio, il decreto sulle graduatorie di istituto per il prossimo triennio scolastico. Le disposizioni sulla scuola, come è noto, sono diverse, a cominciare dalla conferma del decreto salva-precari. Viene previsto un punteggio maggiorato per i docenti precari che svolgeranno il servizio "presso pluriclassi", a cui "verrà riconosciuta una speciale valutazione del servizio prestato presso sedi considerate in zona disagiata, secondo criteri da definire con decreto del Miur". La nuova legge esclude la possibilità di accedere direttamente al ruolo per via giudiziaria da parte dei docenti precari sulla base di una particolare normativa comunitaria, disponendo che "non trova applicazione l'articolo 5, comma 4-bis, del decreto legislativo n. 368/2001 (in base al quale, qualora per effetto di successione di contratti a termine per lo svolgimento di mansioni equivalenti il rapporto di lavoro fra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore abbia complessivamente superato i 36 mesi il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato)". I contratti a tempo determinato, quindi, potranno trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato solo nel caso d'immissione in ruolo. Una delle disposizioni più importanti riguarda le immissioni in ruolo (stimati intorno ai 60-65 mila posti), prevedendo l'attivazione di "un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo e Ata per gli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti e disponibili". Tra le altre novità introdotte vi è la validità delle graduatorie ad esaurimento che da biennali diventano triennali (la loro definizione è già in corso). Inoltre, a partire dalla tornata di assunzioni di questa estate, viene introdotta la possibilità di "chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità". Saranno esentati dalla norma, comunque sempre dopo aver terminato il primo anno, coloro che chiederanno l'avvicinamento a casa per motivi di "infermità o assistenza". Niente da fare per la riapertura delle graduatorie ad esaurimento, già esclusa all'ultimo momento dalla Camera. |