Il piano Bonanni: ottimo. La Camusso: definire gli stipendi
Scuola, c'è l'accordo per 67 mila precari.
Sì dei sindacati. La Gelmini: si parte subito
Alessandra Arachi Il Corriere della Sera, 14.7.2011 ROMA - Fumata bianca ieri da Palazzo Chigi per le assunzioni dei precari della scuola, dopo un incontro fra governo e sindacati sul piano triennale di immissioni in ruolo che riguarda 67 mila precari tra insegnanti (circa 30 mila) e personale ausiliario, Ata (circa 37 mila). Nel palazzo del governo il sottosegretario alla presidenza Gianni Letta, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini e il suo collega della Funzione pubblica Renato Brunetta hanno incontrato i sindacati di categoria e hanno annunciato che adesso potrà partire l'iter per queste assunzioni. Un iter che comincia con l'emanazione dell'atto di indirizzo all'Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Subito dopo dovrebbe essere quindi avviata una trattativa (da chiudere preferibilmente entro luglio) per definire un accordo economico che disciplini sia l'inquadramento giuridico sia quello economico. Soddisfatta dell'incontro, il ministro Gelmini ha ringraziato i sindacati per la collaborazione e ha assicurato che «dal prossimo anno scolastico il piano di assunzione troverà piena attuazione, garantendo da un lato stabilità al personale della scuola e dall'altro la continuità didattica, indispensabile per elevare la qualità dell'offerta informativa». Più cauta nell'esprimere soddisfazione è stata invece il segretario della Cgil Susanna Camusso che, certamente, parla di «un primo risultato positivo» tuttavia «insufficiente». Secondo Susanna Camusso è ancora necessario fare una battaglia. Ha detto: «Adesso ci batteremo non solo perché le assunzioni annunciate siano reali e operative da subito, ma soprattutto perché le soluzioni trovate non stravolgano strutturalmente il contratto di lavoro e perché il governo assuma l'impegno concreto di coprire per i prossimi anni tutti i posti vacanti e disponibili». Alla Camusso ha replicato il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta spiegando che, invece, «si tratta di un importante passo per dare certezza nella continuità del rapporto di lavoro a tanti docenti e a lavoratori del comparto che da anni prestano il loro servizio nelle scuole». D'accordo con i ministri Brunetta e Gelmini, gli altri due segretari dei sindacati confederali, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni e il leader della Uil Luigi Angeletti. Secondo Bonanni «aver ottenuto questo risultato per la scuola in questo momento difficile è un fatto straordinario», e Angeletti ha aggiunto che «rispetto a quanto si è vissuto per decenni, si è di fronte a una vera svolta per i lavoratori del settore». |