Un docente ogni otto si è trasferito
in graduatorie di altra provincia

da TuttoscuolaNews, n. 499 18.7.2011

Presso gli Uffici scolastici provinciali (ex-provveditorati agli studi) sono ancora in corso le pubblicazioni delle nuove graduatorie ad esaurimento, valide per il prossimo triennio, da cui tra circa un mese verranno individuati i docenti destinatari di un posto di ruolo e, qualche settimana dopo, anche i supplenti annuali per il prossimo anno scolastico.

La situazione provvisoria non consente ancora di ricavare elementi certi sul fenomeno dei docenti trasferiti da una provincia all’altra che è stato oggetto nei mesi scorsi di polemiche, di proposte di legge per contenerlo e di speranze per coloro che partono e di timori per quelli che li vedono arrivare a casa loro.

Per il momento si può soltanto prendere atto dell’emigrazione nei suoi aspetti quantitativi, anche se non ufficiali e definitivi, tenendo conto che, sulla base delle prime rilevazioni parziali delle graduatorie provvisorie pubblicate, i trasferimenti di iscrizione nelle province meridionali, oltre che in quantità minore rispetto a quelli del centro nord, sono quasi sempre movimenti interni alla regione, mentre, all’opposto, nelle regioni centrali e settentrionali, oltre ad essere in quantità maggiore, sono movimenti di docenti provenienti prevalentemente dal Sud e dalle Isole.

Agli Uffici scolastici provinciali sono pervenute 219.539 domande di iscrizione in graduatoria (mancano i dati di Napoli, Salerno e Agrigento stimati complessivamente in circa altre 25 mila domande): il totale finale di questo esercito di iscritti si attesterà intorno alle 246 mila unità.

Tra queste domande di iscrizione in graduatoria, 28.494 sono richieste di trasferimento da altra provincia, cioè il 13% del totale, corrispondente, quindi, ad un docente trasferito ogni otto docenti iscritti nelle nuove graduatorie triennali.

Lazio e Toscana sono le regioni maggiormente interessate ai trasferimenti di graduatoria con percentuali che si attestano rispettivamente al 23,8% e al 21,1%. Seguono, con percentuali di trasferiti intorno al 18%, il Piemonte e l’Emilia-Romagna.

Sicilia, Sardegna e Puglia, rispettivamente con il 3,6%, 4% e 6,9% di docenti trasferiti, sono le regioni meno coinvolte in questo piccolo tsunami dei trasferimenti di graduatoria.

La maggior quantità di trasferimenti, in termini percentuali, riguarda le province di La Spezia (30,8%), Isernia (29,3%), Vercelli (28,8%), Mantova e Massa Carrara (28,6%).