Organici, il Tar rinvia di A.T. La Tecnica della Scuola, 6.7.2011 Lo scorso 5 luglio il Tar del Lazio ha deciso di rinviare al 12 luglio la discussione per l’esame della richiesta di sospensiva degli atti ministeriali relativi agli organici dell’anno scolastico 2011/2012, per verificare i danni prodotti dai tagli. Presso il Tar del Lazio nell’udienza del 5 luglio sono stati discussi i ricorsi - presentati diversi mesi fa dal Comitato per la Scuola della Repubblica e da diversi altri soggetti (sindacati, tra i quali la Flc-Cgil, e associazioni) - contro i tagli agli organici per l’anno scolastico 2011/2012, ma il Tribunale amministrativo ha rinviato la decisione. Trattandosi di udienza cautelare per la sospensione dei provvedimenti impugnati al fine di evitare gravi danni per i ricorrenti, i giudici vogliono sapere quali danni producono gli atti ministeriali che hanno previsto gli ulteriori tagli agli organici della scuola. Intanto, Sinistra per la Costituzione, che ha aderito alla Federazione della sinistra, polemizza con regioni ed enti locali e li accusa di non sostenere l'iniziativa: “in vista dell’udienza del 5 luglio per dimostrare con maggiore concretezza i gravi danni che la C.M. impugnata avrebbe prodotto il Tavolo regionale per la difesa della scuola statale aveva più volte sollecitato l’intervento ad adiuvandum delle regioni e degli enti locali che ovviamente dispongono di tutta la documentazione utile ai fini probatori e che, soprattutto, possono con maggiore autorevolezza dimostrare gli effetti deleteri della politica dei tagli alla spesa per la scuola”. Sinistra per la Costituzione fa sapere che “all’appello hanno però aderito soltanto il comune di Bologna e la provincia di Bologna e Pistoia. Le regioni che pure rivendicano un ruolo preminente nella politica scolastica si sono del tutto disinteressate e finora si sono limitate alle rituali., quanto sterili proteste cartacee contro i tagli”. Invece “gli enti locali e soprattutto le regioni - prosegue il comunicato di Sinistra per la Costituzione - possono portare in giudizio la documentazione degli effetti disastrosi della politica dei tagli e con la loro autorevolezza dare forza ai ricorsi proposti dai genitori e dai lavoratori della scuola .E’ una scelta di assunzione di responsabilità nei confronti delle popolazioni che rappresentano e di coerenza politica tra le dichiarazioni di condanna per l’operato del Governo ed i comportamenti concreti”. Ricordiamo che l’udienza al termine della quale il Consiglio di Stato si pronuncerà sugli appelli del Ministro contro le sentenze che hanno dichiarato l’illegittimità dei tagli degli anni precedenti è fissata, invece, per il 29 luglio. |